Il Ministro dell’Interno – Matteo Piantedosi – ha annunciato il provvedimento per i tifosi che la scorsa domenica hanno preso parte agli scontri sull’A1, durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Trieste.
I tifosi della Roma erano diretti a Milano per assistere al match contro i padroni di casa, quelli del Napoli erano diretta a Genova per la partita contro la Sampdoria. I due gruppi di ultrà si sono scontrati nei pressi di un autogrill, sull’autostrada, creando disordini anche agli automobilisti in transito. Per un po’, infatti, il traffico è stato interrotto, tanto che, in direzione Firenze, si sono formati 15 chilometri di coda.
Scontri tra tifosi sull’A1: la ricostruzione degli eventi
Uno scontro violentissimo tra due diverse tifoserie, quello avvenuto la scorsa domenica – 8 gennaio – lungo l’autostrada A1. Da una parte i tifosi del Napoli, diretti a Genova per la partita contro la Sampdoria, dall’altra quelli della Roma diretti a Milano per assistere al match contro i padroni di casa.
#Scontri in A1, tifosi con felpe nere e cappuccio, armati di bastoni lanciano razzi da una parte all’altra dell’autostrada all’altezza dell’area di servizio di Badia al Pino (Arezzo) @TgrRai pic.twitter.com/EsGCOZ0AQk
— Tgr Rai Toscana (@TgrRaiToscana) January 8, 2023
I due gruppi si sono scontrati in un’area di sosta vicino ad Arezzo. Gli scontri – immortalati con alcuni cellulari e poi condivisi online – hanno visto i tifosi lanciare bastoni e oggetti contro gli avversari e le auto in transito, sotto gli occhi attoniti degli automobilisti.
L’incontro-scontro tra le due tifoserie non sembra essere stato casuale, tanto che chi indaga è arrivato a ipotizzare che le due parti si fossero date appuntamento in quell’area di servizio, per una sorta di ‘resa dei conti’, legata all’omicidio del tifoso azzurro Ciro Esposito, morto nel maggio del 2004 per mano di un ultrà romanista.
Il bilancio finale degli scontri della scorsa domenica è stato di un ferito.
La stretta del governo per i tifosi
Niente trasferte per i prossimi due mesi per i tifosi di Roma e Napoli. È la decisione del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, annunciata durante una conferenza stampa tenutasi questa mattina a Trieste.
“Non potrò non fare a meno di considerare un provvedimento generale di ordine pubblico per quanto riguarda le due tifoserie”
ha spiegato il ministro.
Intanto, qualche ora dopo l’arresto, sono stati rimessi in libertà Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, i due ultras della Roma fermati dalla Digos dopo gli scontri tra le due tifoserie. I pm avevano chiesto per i due imputati la custodia cautelare in carcere, ma il giudice non ha appoggiato le tesi dell’accusa.