Martino Di Tosto è stato arrestato dopo gli scontri di ieri, tra tifosi di Napoli e Roma, avvenuti all’autogrill di Badia al Pino, vicino Arezzo.
Il tifoso della Roma di estrema destra aveva partecipato nel 2013 all’agguato del pullman del Verona; inoltre il nome di Di Tosto era comparso anche nell’inchiesta per la morte di Antonio Maria Rinaldi nel 2012, imprenditore ucciso a colpi di pistola alla Pisana. Intanto la Digos di Roma, di Napoli e Arezzo indagano sugli scontri: identificati già 180 ultras.
Scontri tifosi Napoli-Roma: arrestato Martino Di Tosto, ultras di estrema destra
Già noto alle forze dell’ordine, il tifoso Martino Di Tosto. Un ultras sempre pronto agli scontri, anche con la polizia appunto, e con le tifoserie avversarie della Roma. A 43 anni il giallorosso è incappato nell’ennesima rissa tra rivali, arrestato stavolta ad Arezzo proprio dopo i disordini dell’autogrill di Badia Al Pino sull’Autostrada del Sole. Le tifoserie si sono incontrate, pare dalle prime ricostruzioni per un agguato organizzato dai partenopei, mentre erano in viaggio per le relative trasferte per Genova e Milano.
E altro che derby del Sole. Il sempre presente Di Tosto, noto per le sue simpatie di estrema destra, è stato anche ferito durante lo scontro e ieri si è recato all’ospedale San Donato di Arezzo. Lì è avvenuto l’arresto da parte della forze dell’ordine, con l’accusa di rissa aggravata.
Domani il processo per direttissima
Il processo è previsto per direttissima già nella giornata di domani, 10 gennaio. Sarà l’avvocato Lorenzo Contucci a difendere l’ultras, al quale non pare siano stati contestati specifici episodi di violenza nei confronti di altri tifosi, ma solamente la partecipazione all’evento – viste le ferite che ha poi riportato.
Un nome considerato vicino al gruppo di estrema destra “offensiva”, il quale già più volte in passato era stato inflitto il provvedimento del Daspo.
Nel 2013 il tifoso era stato fermato dopo i disordini successivi al match Roma-Verona, quando alcuni ultras bloccarono il boss dei veneti. Un anno prima il suo nome era comparso durante l’inchiesta per la morte di Antonio Rinaldi – imprenditore immobiliare – morto a 64 anni il 14 gennaio 2012 a colpi di pistola. Di Tosto si trovava insieme alla vittima quando venne ucciso nel garage di casa.
Tornando agli scontri avvenuti ieri in autostrada, sono stati già identificati circa 180 tifosi in totale. Sono cento quelli della Roma a Milano, che avevano raggiunto il capoluogo lombardo per la sfida Milan-Roma, ottanta quelli del Napoli.
Secondo quanto affermato dal procuratore di Arezzo, tutte le forze della polizia sono adesso impegnate nell’identificazione di chi ha partecipato alla rissa e agli scontri. Roberto Rossi continua poi affermando: “Un gesto folle mettere in pericolo la sicurezza dei viaggiatori, bloccando una delle strade principali del Paese”.
Intanto, da quanto appreso in queste ore, oltre a Di Tosto sono stati arrestai altri due ultras romanisti. Il fermo è avvenuto nella Capitale, a seguito proprio degli scontri sulla A1. Dunque al momento sale a tre il numero di tifosi arrestati.