Dopo gli scontri di ieri tra ultras, sull’Autostrada del Sole nel tratto aretino, i due uomini arrestati sono stati rilasciati. Ecco le motivazione del giudice.
Sono liberi ufficialmente i due ultras della Roma che sono stati arrestati ieri, dopo la grande rissa avvenuta in un autogrill dell’A1, nel tratto aretino, precisamente a Badia Al Pino.
I due uomini, arrestati per rissa aggravata, sono stati liberati perché il giudice non ha convalidato l’arresto. Ecco quali sono state le motivazioni ufficiali che hanno portato a questa decisione.
Sono stati messi in libertà Emiliano Bigi e Filippo Lombardi, i due ultras della Roma fermati dalla Digos, dopo i violenti scontri avvenuti nell’autogrill dell’A1, in cui sono stati coinvolti tifosi romani e napoletani.
Il giudice per le direttissime della Capitale non ha convalidato l’arresto, perché non ha riconosciuto l’urgenza e la necessità dell'”arresto in flagranza differita”.
I due tornano liberi, nonostante le testimonianze riportate dall’accusa, che specificavano la situazione in cui Filippo Lombardi brandiva un’asta in prossimità del guardrail, colpendo un tifoso napoletano, mentre Emiliano Bigi possedeva un coltello a serramanico.
I pm Antonino Di Maio e Assunta Cassavia avevano chiesto per loro la custodia cautelare in carcere, a causa della gravità dei loro comportamenti, accusati di rissa aggravata.
Il giudice, però, non ha appoggiato le tesi dell’accusa, liberando così i due uomini, con gli atti che verranno inviati ad Arezzo per competenza.
Sono circa 180 le persone identificate, per cui le autorità stanno procedendo a verificare il loro ruolo nella rissa di ieri, scatenata da tifosi romani e napoletani sull’Autostrada del Sole.
Circa 80 i napoletani e un centinaio i romanisti coinvolti in tutto questo, un quarto d’ora di vera e propria guerriglia, organizzata in un autogrill sul tratto autostradale aretino, un’area di servizio chiamata Badia al Pino.
Tutto ha inizio alle 13.30 di domenica, quando i tifosi del Napoli diretti a Genova si sono fermati nell’area di ristoro.
I tifosi della Roma, anche loro sullo stesso tratto, hanno saputo di quella fermata e si sono fermati all’altezza dell’area di sosta sull’autostrada, lanciando oggetti contundenti e ovviamente fermando il traffico.
Tutto si è scatenato all’altezza dell’uscita dell’autogrill, dove la rissa ha avuto luogo e un tifoso romanista è stato ferito e portato anche in ospedale.
Sono intervenute le forze dell’ordine, presenti per scortare i tifosi napoletani fino a Genova, e ora gli inquirenti stanno visionando i video delle telecamere di sicurezza, per poter poi procedere e identificare tutti i responsabili.
Per un po’ il traffico è stato interrotto sull’A1 per poi riprendere a rilento, visto che intanto si erano venuti a formare ben 15 km di coda in direzione Firenze.
Una situazione che non è nuova tra gli ultras romani e napoletani: la reciproca ostilità non si è mai più spenta da quando Daniele De Santis, ex ultrà della Roma, è stato arrestato per l’omicidio di Ciro Esposito, avvenuto nel maggio del 2014 fuori allo Stadio Olimpico.
Un avvenimento che ha solo accentuato ancora di più l’astio tra i tifosi, che ora rischiano di scontrarsi ancora altre volte.
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