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Sono stati sospesi dal servizioe iscritti nel registro degli indagati tre dipendenti di Ferrotramviaria. Si tratta di un capotreno e di Vito Piccarreta e Alessio Porcelli, rispettivamente capistazione di Andria e di Corato. Per loro l’accusa di omicidio plurimo colposo.
Il treno partito da Andria che, dopo circa dieci minuti, si è scontrato con quello proveniente da Corato, non sarebbe dovuto partire. E a provocare lo scontro sarebbe stato un errore umano, ma sarà necessario capire da cosa sia stato determinato. E’ quanto ritiene di aver accertato finora la procura di Trani che ha sottoposto a sequestro l’area dell’incidente.
(Vito Piccarreta)
I magistrati devono valutare se scaricare tutta la responsabilità sugli operatori umani, dal momento che i protocolli di sicurezza sono antiquati e si basano solo su segnalazioni visive e su telefonate. Non esistono infatti sistemi di blocco digitali all’avanguardia. Il traffico su quella linea è cresciuto a dismisura dopo il collegamento fra la città di Bari e l’aeroporto, ma i protocolli di sicurezza sono rimasti invariati e obsoleti.
E inoltre c’è da rispondere ad altri interrogativi: come sono stati usati i fondi europei stanziati per il raddoppio della linea Bari-Barletta? Perché i lavori sono in ritardo? I sistemi di sicurezza rispettano gli standard in vigore?
Al momento risultano indagati solo i due capistazione e un capotreno, anche se il procuratore di Trani, Francesco Giannella, incalzato dai giornalisti si è lasciato sfuggire che “Parlare di un errore umano è corretto, ma assolutamente riduttivo”.
UNA STRAGE PERMESSA DALLA MALA POLITICA
“Sono stato io ad alzare quella paletta. Ho dato il via; adesso mi buttano tutti la croce addosso, ma non è stata solo colpa mia” questo il racconto di Vito Piccarreta, il capostazione di Andria. Gli amici spiegano che è sconvolto, “non mangia, non dorme, continua a pensare a quell’istante che ha cambiato per sempre la sua vita”. Piccarreta non vuole passare come ‘il colpevole’ che ha provocato la morte di 23 persone.
La moglie del capostazione di Andria vive l’incubo insieme al marito, “siamo distrutti” spiega.
Ad occuparsi delle indagini sul disastro ferroviario, saranno 5 magistrati. Oltre al Pm facente funzioni, Francesco Giannella, il pool è composto dai pm Antonio Savasta, Simona Merra, Marcello Catalano e Michele Ruggiero. Quest’ultimo è noto per aver indagato in distinti procedimenti la Deutsche Bank di Francoforte e due agenzie di rating (Standard & Poor’s e Fitch) per manipolazione del mercato, e per aver svolto indagini (delle quali è stata poi chiesta l’archiviazione) sulla presunta correlazione tra vaccini e autismo.
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