La nuova specie scoperta di recente è nata con molta probabilità, ben 4 milioni di anni fa.
La scoperta della nuova specie è stata fatta in Russia, in un reperto contenuto in un museo. Non sono noti analoghi nel mondo.
Una nuova specie è stata scoperta dai ricercatori russi. Al momento, sembrerebbe che non ci siano che non ci siano esemplari simili in tutto il mondo.
Nel Museo dell’Ambra russo, che si trova precisamente a Kaliningrad, sono conservati frammenti d’ambra di diversi momenti storici. Essa è una resina fossile prodotta da alberi che crescevano principalmente nelle foreste della regione del Baltico, e che risale a diversi milioni di anni fa.
Questa resina si è fossilizzata nel corso del tempo, diventando dura e trasparente, e spesso contiene inclusioni di insetti o altri materiali organici che si sono intrappolati durante il processo di fossilizzazione.
All’interno di uno di essi gli studiosi hanno trovato la nuova specie in questione. Si tratterebbe di una specie nuova e attualmente sconosciuta, della nostra vespa moderna. Gli studiosi che hanno fatto la scoperta hanno evidenziato di come si tratti di un antenato.
Attualmente la nuova specie è in osservazione da parte degli studiosi del Museo ma anche dell’Istituto di zoologia dell’Accademia russa delle scienze di San Pietroburgo.
Si stima che la vespa abbia 40 milioni di anni. E’ stato necessario ingrandire l’ambra di ben venti volte per poter risalire alla scoperta. Vediamo di seguito qualche ulteriore dettaglio di questa entusiasmante scoperta.
Gli esemplari ritrovati sono due vespe femmine che risalgono all’Eocene. Tali insetti fanno parte della sottofamiglia dei parassiti braconidi chiamati Doryctinae. Lo studio è stato riportato da Zootaxa, una rivista scientifica, ad opera di Sergei Belokobylski, uno studioso dell’Istituto zoologico russo e Andranik Manukián che invece appartiene lavora al Museo dell’Ambra.
Palaeorhoptrocentrus kanti è il nome che è toccato a questa nuova specie, per via di Immanuel Kant il filosofo che ha vissuto a Kaliningrad dove è avvenuta la scoperta.
L’aspetto di questo insetto è il seguente: occhi grandi nel numero di due, antenne che misurano 1,2 volte la lunghezza del corpo e un ovopostore che serve a deporre le uova, al posto del pungiglione che hanno le vespe moderne.
A fare in modo che le due vespe restassero intrappolate nell’ambra, ci pensò l’odore della resina fresca. Avvicinandosi attratte dall’odore rimasero intrappolate. Il luogo in cui venne ritrovata l’ambra fu una foresta del baltico.
Del resto, è proprio in questa resina, poi solidificata, che si sono trovate molte informazioni rispetto al nostro passato. Interessante è notare come i loro cugini si trovano attualmente ai tropici.
La scoperta della nuova specie ha rappresentato un vero e proprio viaggio nel tempo per i ricercatori. Attualmente, questi ultimi, si stanno interessando della creazione di un albero filogenetico per ricostruire la storia di queste vespe e dei loro discendenti.
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