A Gussago in provincia di Brescia è stato scoperto un laboratorio clandestino dedito alla realizzazione di olio di cannabis, che veniva poi rivenduto illegalmente online a clienti anche con patologie severe. Il responsabile della creazione del laboratorio è un 50enne bresciano.
Le indagini sono partite in seguito alla segnalazione, effettuata alle forze dell’ordine, da parte di uno dei famigliari degli acquirenti. Da qui si è trovato il laboratorio dove all’interno sono stati rinvenuti circa 60 chili di canapa e litri di olio di cannabidiolo. Sono poi stati accertati anche il mercato online e le varie spedizioni del prodotto. Le indagini sono ancora in corso e permetteranno di capire se l’uomo è responsabile anche di altri reati come esercizio abusivo della professione farmaceutica e medica.
Nel bresciano, più precisamente a Gussago, è stato trovato un laboratorio clandestino che era nascosto all’interno di un garage e che si occupa della produzione di olio di cannabis.
Ad essere ritenuto responsabile della creazione del laboratorio è il proprietario del garage un 50enne bresciano che si occupava di raffinare le foglie di canapa per poter estrarre olio di canapa e rivenderlo poi illegalmente online.
L’olio di canapa veniva venduto via web in tutta Italia e spesso era venduto come un farmaco per persone che sono affetta da malattie anche severe.
I Carabinieri del gruppo Nas di Brescia hanno scovato il laboratorio clandestino trovandosi davanti una scena impensabile. All’interno del magazzino di droga c’erano ben 15 sacchi della spazzatura con all’interno circa 60 chili di canapa.
Sempre nel magazzino sono stati rivenuti litri di olio di cannabidiolo, boccette, flaconi e anche infiorescenze immerse nell’alcol.
Gli investigatori che si sono occupati del caso sono coloro che hanno supposto che l’uomo abbia messo su un vero e proprio mercato online illecito per vendere olio di cannabidiolo da lui prodotto.
Tanti i clienti in tutta Italia che acquistavano questo prodotto come se fosse un farmaco, e molti di loro hanno patologie mediche.
A segnalare la vicenda è stato proprio il famigliare di un cliente del 50enne bresciano che insospettitosi si è recato presso le forze dell’ordine.
Da qui sono partite le indagini che hanno portato alla scoperta del laboratorio clandestino della droga. A seguito della perquisizione del garage è stata accertata anche l’esistenza del mercato clandestino e di numerose spedizioni avvenute del prodotto illecito.
Proprio per questi motivi il giudice ha deciso di autorizzare una perquisizione all’interno dell’abitazione del 50enne.
Al momento le indagini sono ancora in corso, e solo le indagini potranno stabilire se l’uomo è realmente responsabile anche dell’esercizio abusivo della professione farmaceutica e medica.
Dalle prime ricostruzioni sembra infatti che chiunque si occupasse di vendere il prodotto online lo vendesse come se fosse un farmaco. Ora perciò i Carabinieri proseguiranno le indagini e dovranno anche capire se l’uomo è stato aiutato nella realizzazione del suo laboratorio clandestino o se ha fatto tutto da solo.
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