Scoppia il caos in Pakistan dopo l’arresto dell’alleato di Khan e leader del TPI Umar

L’ex primo ministro del Pakistan Imran Khan è una figura politica di spicco nel paese e il fondatore del partito Tehreek-e-Insaf. È stato arrestato il 9 maggio mentre compariva per le udienze presso l’Alta Corte di Islamabad. La scelta delle autorità pakistane è stata quella optare per un interrogatorio sul luogo di detenzione date le accese proteste.

Polizia in Pakistan reprime le proteste
La polizia in Pakistan reprime le proteste pro Khan – Nanopress.it

L’arresto di Khan è l’ultimo sviluppo di una crisi politica che ha coinvolto il governo pakistano per diversi mesi. Il leader ed ex premier è stato oggetto di diverse indagini per presunte irregolarità finanziarie, e ci sono state anche accuse di corruzione contro alcuni membri del suo partito.

In precedenza, la polizia aveva tentato di arrestare Khan a marzo nella sua residenza nella città orientale di Lahore, ma era riuscito a sfuggire. L’arresto di martedì è stato eseguito con successo, ma ha suscitato la reazione di molti sostenitori del Pti, che hanno protestato contro la sua detenzione.

L’ex primo ministro Khan arrestato durante l’udienza all’Alta Corte

L’arresto di Khan ha messo ulteriormente in crisi la situazione del Pakistan, già instabile a causa di tensioni interne e della pressione internazionale per una maggiore trasparenza e democrazia nel paese.

Il partito Pti ha sostenuto che le accuse contro di lui sono politicamente motivate e includono una serie di casi che vanno dalla corruzione al terrorismo e alle rivolte. Queste critiche si sono accumulate da quando Khan è stato estromesso dal potere con un voto di sfiducia lo scorso aprile.

Durante questo periodo il politico ha fatto diverse dichiarazioni pubbliche, tra cui l’accusa che gli Stati Uniti avessero rovesciato il suo governo. Inoltre è stato colpito a una gamba durante una manifestazione per forzare i sondaggi anticipati.

Le vicende che hanno portato all’arrivo sto dell’ex premier sono iniziate nell’aprile del 2022 quando can a seguito del voto di sfiducia è stato estromesso dal suo incarico come primo ministro.

Alla fine del mese di e maggio 2022 Khan ha organizzato una “lunga marcia” a Islamabad, ma la protesta è stata annullata per evitare il confronto.

Ad agosto il politico è stato accusato sulla base di una legge antiterrorismo ma le stesse accuse sono state poi ritirate.

Il 21 ottobre la commissione elettorale del Pakistan ha deciso di privare Ministro della possibilità di accedere a cariche pubbliche per 5 anni. Il 28 di ottobre il politico ha così deciso di effettuare una seconda marcia da Lahore a Islamabad, con lo scopo di chiedere ufficialmente elezioni anticipate.

Le cose poi per il leader pakistano Khan sono precipitate dato che all’inizio di novembre ha subito un attacco durante una protesta tenutasi nella provincia del punjab.  Il 5 Marzo e stato tentato da parte delle forze dell’ordine il primo arresto al politico ma senza esito positivo dato che è riuscito a sfuggire al tentativo della polizia effettuato a Lahore.

Imran Khan
Imran Khan – Nanopress.it

Il 9 maggio i funzionari della sicurezza paramilitare hanno deciso di trarre in arresto Khan mentre si trovava all’interno dell’alta Corte dove stavo affrontando un’udienza. Il partito di Khan ha definito l’arresto un rapimento e qualcosa di estremamente illegale mentre l’Alta Corte ritiene, dopo aver effettuato le verifica del caso, che si è trattato di un processo legale.

Mercoledì 10 maggio il partito Pakistan Tehreek-e-Insaf ha chiesto proteste a livello nazionale contro il suo arresto.

L’arresto  ha scatenato la rabbia dei suoi sostenitori in tutto il paese, che hanno organizzato manifestazioni e proteste per chiedere la sua liberazione.

Martedì, la polizia ha affrontato scontri violenti con i sostenitori del PTI in diverse città del paese. Durante una di queste proteste a Quetta, almeno una persona è stata uccisa. Le autorità hanno cercato di mantenere l’ordine pubblico e hanno dichiarato che non avrebbero tollerato la violenza nelle manifestazioni.

La situazione politica in Pakistan è rimasta tesa a causa dell’arresto di Khan, e la reazione dei suoi sostenitori ha evidenziato le divisioni politiche nel paese. Le autorità hanno cercato di gestire la situazione con cautela, ma la situazione rimane incerta.

A seguito dell’arresto del leader pakistano, come sopra citato, si sono sviluppate proteste in tutto il paese che sono state sedate dalle forze di polizia e l’ordine era di placare gli animi arrestando, se necessario, chiunque protestasse contro l’arresto di Khan.

Cosa è successo dopo le proteste in Pakistan

Mercoledì 10 maggio, il Pakistan Tehreek-e-Insaf , il partito guidato dall’ex primo ministro Khan, ha chiesto proteste a livello nazionale contro il suo arresto.

La polizia ha dovuto affrontare duri scontri scontri violenti con i sostenitori del PTI in diverse città del paese. Dopo la morte di una persona le autorità hanno cercato di mantenere l’ordine pubblico, nonostante ciò, e hanno sottolineato che non avrebbero tollerato ulteriore violenza nelle manifestazioni.

La situazione politica in Pakistan ha generato caos e timori a seguito dell’arresto di Khan, e la reazione dei suoi sostenitori ha evidenziato le spaccature della nazione. Le autorità hanno cercato di gestire la situazione con cautela, ma la situazione rimane incerta.

Secondo la polizia Khan non sarà portato in tribunale e la sua udienza prevista per mercoledì in un caso di corruzione si svolgerà nel luogo in cui è in custodia.

Una notifica emessa dalla polizia ha indicato che l’ex primo ministro sarà interrogato presso il quartier generale della polizia fortificata a Islamabad. La polizia ha affermato che questa decisione è stata presa per evitare eventuali problemi di sicurezza durante il trasferimento di Khan in tribunale.

I sostenitori del politico hanno annunciato di voler marciare verso Islamabad, dove l’ex primo ministro è detenuto per un caso di corruzione, suscitando il timore di ulteriori scontri con le forze di sicurezza.

Il partito di Khan ha invitato i sostenitori della provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkhwa a riunirsi mercoledì presto nella città di Swabi per partire in un convoglio verso Islamabad. La notizia è stata condivisa dal partito su Twitter.

I leader del partito hanno chiesto ai lavoratori di continuare le proteste, ma di non utilizzare la violenza.

Il leader senior del PTI Qureshi ha dichiarato che la leadership del partito sta facendo tutto il possibile per incontrare Imran Khan dopo il suo arresto avvenuto martedì. 

In un tweet, Qureshi ha invitato i lavoratori del PTI, i sostenitori e il popolo pakistano a partecipare a una protesta pacifica contro questo comportamento incostituzionale. Ha sottolineato che nessuno dovrebbe essere autorizzato a calpestare la legge.

Qureshi ha anche affermato che il PTI non soccomberà mai a queste forze oscure e continuerà a lottare per il Pakistan di Jinnah, riferendosi al fondatore del paese Muhammad Ali Jinnah.

Secondo l’alta dirigenza del partito, coloro che hanno attaccato i siti militari erano “elementi del governo”.

Un canale di notizie privato ha riportato che il leader del PTI Umar ha affermato che è necessario indagare su chi ha effettuato tali attacchi. Ha chiesto se le persone coinvolte erano riunite sotto una cospirazione per danneggiare il PTI. Ha anche sottolineato che la lotta di 27 anni di Imran Khan è per una politica pacifica e che i lavoratori del partito sono pacifici.

Qureshi, incece, ha controbattuto che il partito non ha mai danneggiato proprietà e che gli elementi ufficiali stanno effettuando tali attacchi.

I filmati condivisi dal PTI mostravano un gran numero di sostenitori del partito che saccheggiavano la residenza del comandante militare di alto livello a Lahore, la capitale della più grande provincia pakistana del Punjab. Altri video mostravano la folla che si radunava davanti a uno dei cancelli d’ingresso del quartier generale, l’alto ufficio dell’esercito, a Rawalpindi.

Ci sono stati filmati di Peshawar e di altre città che mostravano lavoratori del PTI che attaccavano installazioni e veicoli militari. Qureshi ha criticato le autorità per non aver permesso agli avvocati di Khan di incontrarlo durante la sua custodia.

 

In un tweet ha domandato: “Perché i suoi avvocati e la dirigenza senior non hanno il permesso di incontrarlo? … Perché nascondi Imran Khan?”.

Il politico ha sottolineato anche l’importanza del rispetto dei diritti umani e delle garanzie costituzionali, sostenendo che il governo dovrebbe consentire ai legali di Khan di incontrarlo e di difenderlo durante il processo.

Secondo fonti del partito, il segretario generale del PTI Asad Umar è stato arrestato presso l’Alta Corte di Islamabad. Al momento non è chiaro il motivo dell’arresto.

Questa notizia si aggiunge alla tensione politica già presente in Pakistan, dove l’ex primo ministro  Khan è stato arrestato in un caso di corruzione e i sostenitori del PTI hanno protestato in diverse città del paese.

L’autorità pakistana per le telecomunicazioni ha emesso una direttiva ai fornitori di servizi Internet del paese per includere Instagram, di proprietà di Facebook, nell’elenco dei social media bloccati.

Un funzionario di NayaTel ha condiviso un promemoria che chiedeva ai fornitori di servizi Internet di prenderemisure immediate e necessarie” per bloccare Instagram. Il promemoria ha anche richiesto ai fornitori di presentare un rapporto di conformità il prima possibile e ha esortato a trattare la questione come urgente.

Stando alle fonti locali quasi 1.000 persone sono state arrestate nel Punjab, la provincia più popolosa del Pakistan, a seguito delle proteste scoppiate martedì.

Le squadre di polizia hanno arrestato 945 persone sospettate di essere trasgressori e malfattori provenienti da tutta la provincia” hanno riferito i funzionari in una dichiarazione ai media.

Aggiungendo anche che 130 ufficiali e funzionari sono rimasti feriti nelle violenze scoppiate dopo l’arresto di Khan.

Secondo i resoconti dei media, il procuratore del National Accountability Bureau (NAB) ha chiesto al tribunale una custodia cautelare fisica di 14 giorni per l’ex primo ministro Imran Khan, una mossa che è stata contrastata dai suoi avvocati.

Tuttavia, il team legale di Khan ha sollevato la questione di come il settantenne Khan è stato arrestato dai locali dell’Alta Corte di Islamabad prima di prendere in considerazione la custodia cautelare. L’udienza è stata temporaneamente sospesa, secondo quanto riferito dai media.

L’arresto di Khan è stato uno sviluppo significativo nella recente crisi politica del Paese. Le proteste del PTI e la successiva repressione da parte delle autorità hanno portato a tensioni politiche e sociali in Pakistan.

Le violenze scoppiate durante le proteste hanno portato a saccheggi, danneggiamento di proprietà pubbliche e private e scontri tra i sostenitori del PTI e le forze di sicurezza. Il governo pakistano ha adottato un atteggiamento rigoroso nei confronti dei trasgressori e dei malfattori che hanno partecipato a tali atti di violenza.

 

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