Elisabetta Socci non ce l’ha fatta, ma la sua bimba – Cecilia – è nata grazie alla forza e al coraggio di sua madre.
A raccontare la loro storia è Matteo Grotti, marito di Elisabetta. Un invito, quello di Matteo, a non arrendersi, nonostante la malattia, e a combattere, come ha fatto sua moglie, che ha portato avanti la gravidanza, pur sapendo di mettere a rischio la sua vita.
Una storia d’amore, quella tra Elisabetta Socci e suo marito Matteo Grotti, iniziata nel 2015, al matrimonio di un amico. Stesso tavolo, tante chiacchiere e una conoscenza che ben presto si trasforma in qualcosa di più.
Dopo poco più di un anno, Elisa e Matteo – architetto lei, magazziniere lui – vanno a vivere insieme. Poi il matrimonio e il desiderio di allargare la famiglia. È il 2021, quando Elisa scopre di avere un tumore maligno al seno.
Un colpo durissimo per i due coniugi, che quello stesso giorno scoprono una notizia che li spiazza – questa volta in positivo. Prima di iniziare le cure, Elisa si sottopone a un test di gravidanza – come da prassi in questi casi – e scopre di essere incinta.
Un misto di emozioni per Matteo e sua moglie, che decide di portare avanti la gravidanza, nonostante i rischi per lei e la sua bambina. Il terzo mese di gravidanza, Elisabetta inizia a sottoporsi alla chemioterapia. Cure più leggere, per non causare danni alla vita che sta crescendo dentro di lei.
All’ottavo mese di gravidanza, nasce la piccola Cecilia e la mamma si sottopone alla mastectomia. Dopo qualche mese però, quel male torna più forte di prima. Ricominciano le cure, i pomeriggi in ospedale, finché il 31 luglio scorso, proprio nel giorno del suo compleanno, Elisabetta muore.
Quella di Elisa è una storia d’amore e di coraggio, che suo marito Matteo ha voluto raccontare a Ravennatoday, “non per ricevere compassione o pietà” ma per sostenere chi sta combattendo la stessa battaglia di Elisa, che non si è mai arresa a quel male, anche nei momenti più bui.
“Si può vivere felici anche nella malattia, provando ogni tanto a dimenticarsela, a stare bene e a fare cose normali”.
La piccola Cecilia ha da poco compiuto un anno e il suo papà ha promesso di crescerla raccontandole – ogni giorno – l’amore che sua madre provava per lei e tutto il coraggio che ha dimostrato di fronte a un nemico così potente.
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