È stato arrestato pochi minuti fa il marito dell’ex premier scozzese Nicola Sturgeon. Peter Murrell è finito in manette in merito a un’indagine sui finanziamenti al Partito nazionale scozzese. Tutti i dettagli da oltremanica.
Una notizia che ha lasciato di sasso tutti gli scozzesi, e non poteva essere altrimenti. Il marito dell’ex premier Nicola Sturgeon è stato arrestato in merito a un’indagine su finanziamenti al Partito nazionale scozzese. Bocche cucite da parte della polizia, che sta eseguendo in questi minuti ulteriori perquisizioni e indagini. La moglie aveva rassegnato le dimissioni da Primo Ministro solo una settimana fa.
Nicola Sturgeon, arrestato il marito Peter: una settimana fa le dimissioni da premier scozzese
La notizia è arrivata pochi minuti fa e ha fatto ben presto il giro del mondo: Peter Murrell, marito dal 2010 di Nicola Sturgeon, è stato arrestato in merito a un’indagine finanziaria sul Partito nazionale scozzese. Sono in corso in questo momento ulteriori perquisizioni, e l’uomo è stato preso in custodia dalla polizia.
Le perquisizioni interessano non solo l’abitazione a Glasgow dei coniugi, ma anche la sede principale del partito a Edimburgo. Le forze dell’ordine hanno inoltre informato tramite social, su Twitter, che è in corso in queste ore l’interrogatorio di Murrell.
I due sono sposati dal 2010 e Sturgeon è stata la prima donna ad essere non solo leader del partito ma anche premier della nazione. Una settimana fa, la politica aveva lasciato la carica lamentando di essere stanca per le responsabilità politiche delle quali si faceva carico da tempo.
Il marito, inoltre, è stato amministratore delegato del partito dal 1999 fino al 2023, dimettendosi lui stesso il mese scorso. In molti si chiedono ora se anche quelle della moglie siano state dovute alla consapevolezza che di lì a poco il compagno sarebbe stato arrestato.
Murrell di recente era anche finito nelle polemiche dopo le domande su 600.000 sterline di donazioni all’SNP sparite e altre 100.000 di un prestito. Le sue dimissioni erano arrivate, infine, dopo la perdita di ben 30.000 iscritti in un anno.
Ora a capo della formazione indipendentista c’è Humza Yousef, diventato anche premier scozzese. Il partito tuttavia non gode di buona salute: nei sondaggi è in calo, e anche la percentuale dei cittadini che sostengono la scissione dall’Inghilterra è fortemente diminuita.
Chi è l’ex premier al centro dello scandalo scozzese
Nicola Sturgeon, nata nel 1970 a Irvine, al centro di questa incredibile vicenda politica, si è avvicinata al Partito nazionale scozzese fin dall’adolescenza. Nel 1999, poi, si candida al Parlamento scozzese, riuscendo a venire eletta e diventando uno dei ministri ombra dell’SNP, con delega per l’istruzione, la giustizia e la salute.
Cinque anni dopo annuncia la sua candidatura a leader del partito, ma si ritira per sostenere Alex Salmond, che ne farà poi la sua vice. Essendo il politico ancora membro della Camera dei comuni, la Sturgeon ne fa le veci dal 2004 al 2007, fino all’elezione le parlamento scozzese dell’uomo.
Già vice Primo Ministro e Segretario di Governo al Benessere e alla Salute, nel 2014, in seguito alla dimissioni di Salmond a causa della sconfitta nel referendum indipendentista, diventa lei stessa leader.
Nel 2021 l’SNP vince le elezioni scozzesi, e Nicola annuncia l’intenzione di tenere un altro referendum per l’indipendenza della Scozia. Una settimana fa, poi, le dimissioni a favore di Humza Yousef.
Femminista e contraria all’approvvigionamento di armi nucleari in Gran Bretagna, nel 2021 era tra le 28 personalità più potenti a livello europeo da Politico Europe.
Le reazioni all’arresto di Murrell nel Regno Unito
Com’era facilmente intuibile, la notizia dell’arresto di Peter Murrell ha suscitato grande clamore nel mondo politico e sui principali tabloid del Regno Unito.
Le foto e i video della casa di Glasgow della Sturgeon e del marito, circondata da nastri della polizia, pattuglie e agenti della scientifica ha fatto ben presto il giro dei tabloid. Inoltre la notizia della presenza delle forze dell’ordine nel quartier generale Gordon Lamb House a Edimburgo ha scatenato molte ipotesi e illazioni.
Il leader dei deputati laburisti scozzesi, Jackie Baillie, ha rilasciato una dichiarazione pochi minuti fa chiedendo che “Humza Yousaf e Nicola Sturgeon devono riferire urgentemente ciò che sanno e da quando”.
Duro anche il commento del partito conservatore scozzese: “I membri anziani dell’SNP, inclusi Sturgeon e Yousaf devono cooperare completamente con gli inquirenti in questo grave caso con collaborazione e trasparenza”.
Da parte sua, il nuovo leader dell’SNP si dice sicuro che le dimissioni della collega non abbiano nulla a che vedere con la situazione del marito. Il parlamentare ha spiegato quanto fosse sotto gli occhi di tutti come la donna fosse esausta per le grandi responsabilità, acuite anche dai due anni di pandemia per Covid-19.
D’altro canto, Yousef ha ammesso come l’arresto di Murrell possa inficiare il gradimento del partito da parte degli elettori, oltre che compromettere una possibile rielezione: “Non ci ha portato nulla di buono” le sue parole.
“Le persone vorranno domande, ci saranno molti dubbi e interrogativi. Anche i nostri elettori li avranno. Ciò che posso promettere come capo del partito è che vogliamo essere assolutamente trasparenti” ha poi aggiunto.
Questa mattina la polizia aveva rilasciato un comunicato riferendo di aver arrestato un 58enne, rivelatosi poi Peter Murrell, come persona sospettata e collegata ai finanziamenti del Partito nazionale scozzese, e messo in custodia per poter essere interrogato.
La perquisizione ha interessato anche altri luoghi dove potessero trovarsi documenti e prove del reato. La polizia, poi, manderà il dossier al Crown Office and Procurator Fiscal Service, il corrispettivo della nostra Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza.