La decisione e, la successiva comunicazione, delle dimissioni della premier hanno sconvolto la politica scozzese. Sturgeon ha deciso di lasciare il suo incarico da primo ministro in Scozia e ha spiegato le sue motivazioni in maniera esaustiva. La politica ha precisato innanzitutto che, fin dal principio del suo incarico, avvenuto nel 2014, ha sempre pensato che un bravo leader deve capire anche quando è il momento di lasciare e rassegnare le dimissioni.
Sturgeon ha dichiarato alla Bute House di Edimburgo: “Nella mia testa e nel mio cuore so che il momento è adesso, che è giusto per me, per il mio partito e per il Paese. E così oggi annuncio la mia intenzione di dimettersi da Primo Ministro e leader del mio partito”.
Il primo ministro dimissionario ha precisato di aver spronato l’SNP (partito di indipendentisti di cui è leader, a procedere immediatamente con il processo di elezione del nuovo leader del partito e che ovviamente “rimarrà in carica fino a quando il mio successore non sarà eletto. Sostenendo inoltre che a suo avviso ora è presente una maggioranza a sostegno dell’indipendenza scozzese, nonostante il sostegno sia ancora in una fase preliminare e deve essere consolidato”.
I giornalisti hanno chiesto alla premier uscente se le recenti polemiche avessero influito sulla sua decisione e la risposta di Sturgeon è stato un categorico no soprattutto in merito al collocamento dei detenuti transgender.
Ha aggiunto in merito: “No, quella questione non è stata l’ultima goccia. Guarda, sono abbastanza a lungo nel dente, sono stata in politica per molto, molto tempo, non starò qui a insultare la tua intelligenza e dire che vivo in un mondo che è separato dalla realtà di ciò che sta accadendo intorno a me. Ma non è vero che questa decisione è dovuta a problemi a breve termine”. La notizia ha generato una reazione politica immediata e sono emersi numerosi messaggi rivolto alle dimissioni rassegnate da Sturgeon.
Dopo che la notizia delle dimissioni di Sturgeon è cominciata a circolare sono spuntati pensieri ma anche dichiarazioni in merito alla scelta della politica. Il ministro del Gabinetto Tory ha dichiarato in una nota: “Nicola Sturgeon è stata una politica formidabile e la ringrazio per il suo servizio come Primo Ministro per otto anni. Apprezzo particolarmente il lavoro che ha intrapreso per aiutarci a realizzare due nuovi Freeport in Scozia, portando migliaia di posti di lavoro e milioni di sterline di investimento.”
Ha proseguito spiegando che: “Un nuovo Primo Ministro avrà una reale possibilità di riorientare il governo scozzese su ciò per cui è stato eletto: migliorare i servizi pubblici come la sanità e l’istruzione su cui le persone fanno affidamento e che sono vitali per il futuro successo della Scozia. Le sue dimissioni rappresentano una gradita opportunità per il governo scozzese di cambiare rotta e di abbandonare la sua ossessione divisiva per l’indipendenza. Voglio vedere un governo scozzese che lavori fianco a fianco con il governo del Regno Unito per realizzare il nostro pieno potenziale come paese“.
Sturgeon ha sottolineato che non lascerà la politica e che continuerà a lottare per i suoi principi e linee di pensiero politico ma lo farà dal retro.
Michelle O’Neill ha invece dichiarato che: “Nicola è un leader formidabile. È con profondo rammarico vedere le dimissioni di Nicola Sturgeon“.
Ha poi continuato spiegando: “Nicola è un formidabile leader che ha rappresentato molto abilmente il meglio della Scozia come Primo Ministro. Ha fatto passi da gigante nel promuovere l’indipendenza scozzese e difendere gli interessi scozzesi. La sua leadership ci mancherà“.
La leader dell’SNP a Westminster Stephen Flynn ha precisato che: “Nicola Sturgeon è stato il leader politico eccezionale in tutta la Scozia, e in effetti nel resto del Regno Unito, per una generazione. In qualità di leader dell’SNP, ha portato il sostegno all’indipendenza a livelli record e ha vinto tutte le elezioni nazionali, con margini che altri partiti potevano solo desiderare.”
Ha poi concluso affermando: “In qualità di primo ministro scozzese più longevo, ha guidato con distinzione durante la pandemia di covid e ha introdotto un serie di politiche progressiste per rendere la Scozia un posto più giusto. È una leader formidabile, una dipendente pubblica devota e mancherà molto a me, al mio partito e alle persone in tutta la Scozia”.
Anche il primo ministro Rishi Sunak ha riservato un pensiero a Sturgeon e ha ringraziato la politica per aver servito in maniera eccellente e costante il Paese. La deputata dell’SNP Cherry ha scritto sui social media: “La leadership dell’SNP e la direzione del partito sono state profondamente legate insieme. Non vedo alcuna circostanza in cui Peter Murrell possa continuare come amministratore delegato sotto un nuovo leader che deve essere libero di scegliere un successore. Ha concluso poi: “Nel frattempo abbiamo bisogno di un amministratore delegato neutrale”.
Ian Blackford, ex leader del partito SNP, ha riferito in merito alle dimissioni del primo ministro scozzese: “devo dire che sono molto rattristato dalla decisione che ha preso” ha poi precisato che è: “perfettamente comprensibile dato che Nicola è stato nella vita pubblica per così tanto tempo. Ma sono così grato che sia stata nella posizione di guidarci negli ultimi anni e penso che noi dovrebbe riflettere sulla leadership che ci ha dato ai tempi del Covid”.
Ha poi concluso sottolineando: “Credo che abbia gettato le basi che vedranno il prossimo leader essere in grado di portare il partito, il movimento, il paese su indipendenza. Quindi si tratta di completare quel viaggio. Passerà a un nuovo ruolo, ma farà ancora parte della campagna, l’argomento per l’indipendenza scozzese”.
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