[didascalia fornitore=”altro”]Da sinistra, il ‘cavallo a rovescio di David Černý, il ‘monumento capovolto’ di Melbourne e il Pollice di Cèsar Baldaccini [/didascalia]
Sparse tra parchi, piazze e musei, le sculture più strane del mondo – statue particolari o opere celebri perché bizzarre o addirittura ridicole – colpiscono non solo per ciò che rappresentano ma anche perché dimostrano la genialità dei loro creatori. Statue enormi che rimandano ad esseri mitologici, armi che grazie all’arte diventano oggetti pacifisti, scene drammatiche od umoristiche per riflettere sui mali della società contemporanea. E ancora, monumenti a personaggi del passato decisamente stravaganti, statue giganti bizzarre che sfidano le convenzioni dell’arte tradizionale e sculture il cui unico scopo – per chi le ha concepite – è di lasciare a bocca aperta chiunque le ammiri. Per conoscere un po’ da vicino la scultura contemporanea più estrosa, statue particolari che hanno fatto della bizzarria la loro cifra distintiva, ecco una breve carrellata di sculture strane sparse per il mondo, dal Vaartkapoen di Tom Frantzen al ‘monumento capovolto’ di Melbourne.
Oltre ad essere una delle sculture più strane di Bruxelles, il Vaartkapoen – la ‘canaglia del canale’ – è anche una delle statue più particolari e celebri del mondo. E’ opera dell’artista belga Tom Frantzen, che ha voluto così rappresentare lo spirito ribelle ed anarchico dei giovani nei confronti dell’autorità. La statua, che è stata realizzata nel 1985, si trova in piazza Sainctelette a Molenbeek-Saint-Jean, nei pressi di Bruxelles.
Le Pounce è un pollicione alto 12 metri opera dell’artista di origine francese Cèsar Baldaccini. L’opera è decisamente una delle sculture più strane e stravaganti del mondo e fa bella mostra di sé in uno dei quartieri più rinomati e frequentati di Parigi, La Défence. Realizzata nel ’65, la scultura (per la quale l’autore ha utilizzato un calco del proprio pollice successivamente ingrandito) è un omaggio all’anatomia umana e, al contempo, simbolo di forza e di potere.
Tra le sculture giganti più famose del mondo, i Kelpies di Falkirk, in Scozia, sono anche tra le più strane: alte circa 30 metri, sono due enormi teste di cavallo opera dell’artista Andy Scott che ha impiegato circa nove anni per portare a termine il suo progetto. L’opera, realizzata in parti d’acciaio sapientemente incastrate ed illuminate, rimanda ad un demone della mitologia celtica – il kelpie – identificato con le sembianze di un cavallo bianco. Il significato della scultura, nell’intenzione del suo autore, è di ‘sorvegliare’ le tradizioni e la storia della Scozia.
Nel centro di Melbourne, in Australia, si trova una delle sculture in assoluto più strane del mondo: è un monumento dedicato a Charles Joseph La Trobe (a destra, nell’immagine qui sopra), politico britannico e primo Governatore della colonia di Victoria, che ha una particolarità: è capovolto. A dispetto della figura tradizionale, infatti, la statua, provvista di un’enorme base di marmo, poggia interamente sulla testa ed è sicuramente, per la stravaganza dell’idea, uno dei monumenti-vanto dello Stato di Victoria.
Anche quest’opera suggestiva – che appartiene ai ‘viaggiatori’ (Les Voyageurs) dello scultore francese Bruno Catalano (nella foto qui sopra) – è tra le sculture più strane e celebri del mondo. Tutte le opere della serie (in tutto 10, sparse per la città di Marsiglia) recano in mano una valigia ed appaiono mancanti di gran parte del corpo. Evocano cioè, nell’intenzione dell’artista, la vera essenza del viaggiatore: la valigia, da una parte, e l’incompletezza – intesa come quel qualcosa che si lascia dopo aver visitato un luogo – dall’altra.
L’ormai celeberrima Knotted Gun, conosciuta anche col nome di Non-violence, raffigura una pistola calibro 45 che per via della canna annodata non ha la possibilità di sparare. E’ evidentemente un simbolo di pace e il suo autore, lo svedese Carl Fredrik Reuterswärd (che l’ha creata nel 1980), si è ispirato all’assassinio di John Lennon. E’ senz’altro una delle sculture strane più particolari e celebri del mondo e si trova nei giardini del Palazzo di Vetro dell’Onu, a New York.
Decisamente fuori dagli schemi, la scultura dal titolo The Business Man, collocata nel muro di Ernst and Young, un network di Los Angeles che si occupa di servizi professionali, di revisione e di organizzazione contabile, è senza dubbio una delle più strane ed originali di sempre. Raffigura un uomo d’affari in giacca, cravatta e ventiquattrore, con la testa incastrata nel muro: è evidentemente in preda alla disperazione. L’opera, nata dal talento artistico di Terry Allen (nell’immagine qui sopra) in collaborazione con il poeta Phillip Levine, è stata creata negli anni Ottanta in un clima politico ed economico decisamente febbrile: la scultura, infatti, rappresenta la pressione cui erano sottoposti sia i dirigenti che gli impiegati delle grandi organizzazioni bancarie statunitensi.
Il Colosso dell'Appennino è una gigantesca scultura, metà uomo e metà montagna, che si trova al centro del Parco Mediceo di Pratolino, in provincia di Firenze, conosciuto anche come Villa Demidoff. L'opera, sicuramente tra le sculture più strane e particolari del mondo, è opera dell’artista fiammingo Jean de Boulogne detto Giambologna che, nel 1580 circa, ha realizzato questa statua come simbolo dell’impervio Appennino italiano. La caratteristica di questa mastodontica opera è che il gigante sembra uscire dal laghetto, che l’artista, con un effetto studiato ad arte, ha ricoperto di fontane, licheni e svariate creazioni. Ammirata dal vivo, l’opera lascia decisamente senza fiato.
David Černý (a destra nella foto qui sopra) è uno scultore ceco noto per le controversie che suscitano le sue creazioni. Autore, tra l’altro, dei celeberrimi ‘bambini senza volto’ di Praga, Černý è stato l’ideatore di un’altra bizzarra scultura, la parodia della statua equestre di San Venceslao. L’opera, esposta permanentemente appesa al soffitto di Palazzo Lucerna a Praga, raffigura il santo protettore della Repubblica Ceca, il duca di Boemia Venceslao I, che cavalca al contrario il suo cavallo morto.
Il centro storico di Bratislava ‘pullula’ di strane sculture a grandezza naturale che raffigurano bizzarri personaggi intenti in attività più o meno particolari: uno di questi è Cumil, lo ‘spione’ di Bratislava, un ometto che fa capolino da un tombino e, con sguardo sornione, spia i passanti che gli sfilano di fianco. Non si sa se la figura ritratta si stia nascondendo, abbia appena finito di pulire le fogne o vuole solo ammirare le signorine a passeggio, fatto sta che oltre ad essere una delle sculture più strane del mondo, Cumil è anche una delle più divertenti. Installata per le vie di Bratislava nel 1997, è opera del pittore Viktor Hulick.
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