Nuove procedure a Napoli per contrastare l’abbandono dei ragazzi dalla scuola. La prima segnalazione partirà dopo il 20esimo giorno di assenza.
La segnalazione, per far fronte all’abbandono scolastico a Napoli, sarà inviata al Comune e all’Ufficio scolastico regionale, alla prefettura e alla procura per i minorenni. Nella provincia medie di abbandono altissime: 16,5 % rispetto al 12,5 % della media nazionale.
Una delle istituzioni veramente sane nel nostro Paese, raramente tirata in ballo nel dibattito pubblico – ultime campagne elettorali comprese – se non per la maggior parte dei casi che nei discorsi relativi alle regole anti Covid. La scuola quest’anno è ripartita senza Dad, senza distanziamenti e senza mascherine, ma i problemi riguardanti gli abbandoni sono ancora concreti, soprattutto nel napoletano.
E proprio la Regione Campania sta tentando, vista l’importanza dell’istruzione in una società, di far fronte a tali problematiche. Le percentuali di abbandono scolastico nella provincia partenopea è purtroppo ancora molto alta, e in questo senso i pasticci post pandemia non hanno certo aiutato.
Dunque, per Napoli, si è pensato a nuove contromisure per combattere l’abbandono facendo partire già dopo le prime 20 assenza una segnalazione. A partire dalla giornata di domani le linee guida verranno distribuite ai dirigenti scolastici, linee guida decise ed esplicate durante una recente conferenza stampa della prefettura napoletana.
Competenze dalla prefettura che riguarda il controllo sulla famiglia, maggiormente, e sui minori di 18 anni che crescono all’interno delle famiglie, si ricorda nella conferenza stampa. La procuratrice al tribunale dei minori ha ricordato la necessità di prevenzione e quanto sia importante agire in tempo.
Maria de Luzenberger continua nel suo intervento sostenendo che non si deve per nessuna ragione arrivare in ritardo sul tal fronte, ossia quando le situazioni sono già inesorabilmente “esplose”.
Abbandono che se fronteggiato correttamente permette anche di porre rimedi ad altre emergenze nell’ambito sociale. Il comune di Napoli è pronto anche a lanciare una nuova piattaforma web, proprio per tracciare i casi.
Come detto dopo i primi 20 giorni di assenza la segnalazione arriverà al comune del ragazzo, agli uffici regionali della scuola e alla prefettura. Sono due i passaggi previsti per il recupero dello studente, una volta analizzato il caso.
In conferenza anche il prefetto Claudio Palomba ha parlato di “tema dei temi”, rivolgendosi al disagio giovanile, e spronando sull’abbreviazione dei tempi di intervento.
Secondo il dirigente scolastico Ettore Acerra invece, è la dispersione implicita a dover essere monitorata, ossia quella fetta di studenti che anche dopo il raggiungimento dei gradi obbligatori di istruzione abbandona, a causa di mancanza delle competenze necessarie.
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