Camminare per 1 km al giorno, a scuola, è un’idea nata in Scozia, che ora è approdata a Buttigliera, in provincia di Torino. L’obiettivo? Combattere il rischio di obesità, sempre più incombente nella società moderna. L’abitudine di passeggiare nei prati che circondano le scuole è un progetto che è stato adottato dalle scuole elementari e medie di Buttigliera, le prime in Italia a scegliere di tutelare l’integrità psico-fisica dei propri alunni.
La passeggiata scolastica, una nuova attività didattica
Ogni mattina, dalle 10,45 fino alle 10,55, circa 700 tra bambini e ragazzi, al fianco dei loro insegnanti, percorrono con passo svelto un itinerario che si snoda all’interno e all’esterno dell’istituto scolastico. Un ragazzino ha così definito questa nuova attività ‘didattica’: ‘Una figata pazzesca, dopo ore che stai in classe ti sembra un po’ di soffocare. Così ci sentiamo più liberi, è come la vostra pausa caffè, solo che ci muoviamo’.
Ma cosa succede se nell’ora della passeggiata è stato fissato un compito in classe o un’interrogazione? ‘In quel caso ovviamente hanno la precedenza i compiti, ma tendenzialmente cerchiamo di fare la passeggiata tutti i giorni, pure d’inverno. Anche perché quando ritornano sui banchi i ragazzi sono come ricaricati e riescono a concentrarsi decisamente meglio’, ha spiegato il professore di italiano, Franco Miglio.
La passeggiata scolastica, un’idea che arriva dalla Scozia
L’idea della passeggiata scolastica mattutina arriva dalla Scozia, dove è stata soprannominata ‘Un miglio (corrispondente a circa 1,6 km) al giorno’. Tre anni fa la preside della scuola della cittadina di Stirling si accorse che diversi studenti non erano capaci di svolgere semplici esercizi in palestra, a causa di un evidente principio di obesità.
Da qui l’idea di porre rimedio a una situazione potenzialmente molto pericolosa, per i ragazzi in primis, ma anche per la società tutta: è così che è stato introdotto il ‘miglio di gruppo’. In trentasei mesi di passeggiate di classe il risultato è stato lampante: il problema del sovrappeso era nettamente ridimensionato.
La passeggiata scolastica in quel di Buttigliera
Paolo Moisé, insegnante di educazione fisica a Buttigliera, ha spiegato: ‘Nel nostro caso non c’era tanto il problema dell’obesità, anche se alcuni ragazzi fanno una vita un po’ sedentaria. L’idea, lanciata nel settembre del 2105 dal collega Cosimo Iannuzzi che poi si è trasferito in un’altra scuola, era soprattutto quella di favorire il benessere psico-fisico degli allievi. Certo, se vogliamo è un modo per pervenire il rischio obesità e comunque per molti questa passeggiata ha costituito lo stimolo per incominciare a fare un’attività sportiva al di fuori dell’orario scolastico’.
La dirigente, Maria Gabriella Parente, ha dichiarato: ‘Crediamo molto nel progetto ed è piaciuto anche ai genitori che hanno autorizzato in massa i propri figli a partecipare’.
Il progetto messo in piedi dalla scuola di Buttigliera e Rosta è diventato persino il focus di una tesi di laurea. Inoltre, nei mesi scorsi, un ricercatore della facoltà torinese di Scienze motorie ha sottoposto gli allievi a diversi test, per valutarne lo stato psico-fisico. A riguardo il prof. Miglio ha spiegato: ‘C’è una letteratura scientifica che documenta come camminare fa bene. Questo gesto di ogni giorno ci mette in contatto con la natura e migliora la socializzazione. Fra noi c’è un ragazzino autistico che adora camminare e correre: ecco lui è particolarmente entusiasta del nostro miglio quotidiano. E poi il contesto informale facilita il rapporto docenti-allievi: i ragazzi ci confidano delle cose che magari in classe non emergerebbero…’.