Niccolò, il figlio del premier Giuseppe Conte, ha iniziato la scuola, come molti suoi coetanei, oggi 14 settembre. Il ragazzo, che frequenta la classe terza dell’istituto Belli-Col di Lana, in zona Prati, a Roma, ha raggiunto da solo il cancello d’ingresso dell’edificio. La scuola media frequentata da Niccolò ospita all’interno quasi 1.500 studenti e vanta tre sedi diverse.
Il premier, all’arrivo presso l’istituto, è stato accolto dai giornalisti, ai quali ha detto: “Questa mattina presto mi sono dedicato, nella mia veste di padre, ad accompagnare mio figlio all’alba. Ho cercato sempre di accompagnarlo alle elementari, adesso che è alle medie l’ho lasciato per l’ultimo miglio che ha percorso da solo. Mi sembra corretto nei confronti dell’istituto scolastico che io abbia solo la veste di padre”, le sue parole.
Scuola, primo giorno per il figlio del premier Conte
La scuola è iniziata anche per il figlio del premier Giuseppe Conte, Niccolò, che ha raggiunto da solo il cancello dell’istituto Belli-Col di Lana di Roma. Il ragazzo frequenta la classe terza della scuola secondaria inferiore. Conte ha accompagnato il figlio “fino all’ultimo miglio”.
Rivolgendosi ancora ai giornalisti, il premier ha sottolineato: “Oggi faremo con la ministra Azzolina e gli altri ministri competenti” un incontro per “valutare questa prima giornata e lavorare a tempo pieno e contribuire alla realizzazione di un anno scolastico che sia davvero formativo a tempo pieno”.
Le parole della dirigente dell’istituto
La dirigente dell’istituto Belli-Col di Lana nel quartiere Prati di Roma, Carla Costetti, ha precisato che il padre “è una figura che deve restare un po’ in secondo piano, va a tutela del figlio”. Commentando l’arrivo del premier ad accompagnare Niccolò, inoltre, ha aggiunto: “Purtroppo ci sono ruoli in cui non si può esercitare l’essere genitore con le libertà che uno vorrebbe. Cosa gli avrei detto se fosse venuto? Solo buongiorno“.
E rispetto ai tempi di consegna dei 500 banchi monoposto già ordinati grazie al bando del commissario straordinario Domenico Arcuri, la dirigente ha speso alcune parole. Non sono ancora arrivati, “ma molti di noi senza saperlo si sono organizzati. Ne abbiamo comprati 750 col denaro dato dal ministero per fare acquisti”. La scuola, infatti, ospita 1.500 studenti divisi su tre sedi diverse.