Il maxi concorso della scuola è partito. I primi 1.356 candidati si sono presentati questa mattina per affrontare la prima prova scritta, mentre altri 556 candidati saranno impegnati nel pomeriggio. Parallelamente al concorso però si sono svolte manifestazioni davanti a Montecitorio dove i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno annunciato uno sciopero generale per il 23 maggio.
La protesta di metà maggio riguarda proprio il concorso per le assunzioni dei docenti contenuto nella riforma della “Buona scuola” che i sindacati giudicano “iniquo, farraginoso, non adeguato alle esigenze dei territori e dei docenti stessi”. L’obiettivo dei sindacati è porre al centro dell’attenzione il personale della scuola nella sua unitarietà, “chiedendo un riconoscimento adeguato dell’impegno e della professionalità spesi ogni giorno per assicurare a studenti e famiglie la migliore qualità dell’azione educativa”.
Oggi si cimentano con lo scritto gli aspiranti professori di Storia dell’arte, Scienze, tecnologie e tecniche agrarie, Laboratorio di liuteria, Design del libro, Scienze e tecnologie nautiche e Laboratorio di scienze e tecnologie meccaniche. Le prove si sono aperte con alcune proteste sui social subito placate dal Miur con una nota: “Tutto regolare”. Sul web erano state segnalate alcune criticità nelle sedi di concorso al liceo Virginio e all’Itic di Roma e all’Agrario di Palermo. Sembra però che all’Itc di Roma sia stato richiesto l’intervento dei carabinieri per verifiche sulla documentazione della commissione esaminatrice.
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