Il ministero dell’economia ha previsto una novità per il settore “scuola”. Infatti a quanto pare verranno assunti ben 94mila nuovi docenti e 361 dirigenti.
Dunque il ministero dell’Istruzione ha reso noto che il ministero dell’Economia ha previsto per l’anno scolastico 2022/2023, l’assunzione di ben 94mila nuovi docenti e 361 dirigenti per scuola dell’infanzia, primaria e secondario di primo/secondo grado.
Dunque la comunicazione del ministero dell’Economia, riguardo l’assunzione di nuove figure professionali all’interno della scuola tra docenti e dirigenti, ha giovato a molti, dato l’enorme divario tra domanda e offerta di insegnanti e soprattutto perché si parla di assunzioni a tempo indeterminato.
Le nuove assunzioni sono determinate dalle varie graduatorie sulla base delle normative che regolano la materia.
In particolare le assunzioni a tempo indeterminato vengono basate al 50% sulle graduatorie dei concorsi basate su titoli ed esami che caratterizzano i candidati e all’altro 50% sulle graduatorie ad esaurimento.
In ogni caso l’importante è che le assunzioni vengano esaurite in tempo per l’inizio dell’anno scolastico.
Entrare a tempo indeterminato nella scuola, appare un processo lungo ed estenuante per i futuri aspiranti insegnanti.
A spiegare uno dei motivi di questo enorme divario tra domanda e offerta per le assunzioni nella scuola è Ivana Barbacci, capo della Cisl scuola. Secondo la Barbacci il problema è dovuto essenzialmente dal fatto che molti aspirano a diventare insegnanti in scuole di grado più elevato.
Per esempio in Lombardia, nel concorso recentemente pubblicato vi sono ben 3.396 posti per la scuola primaria, a fronte di soli 481 candidati. Lo stesso è accaduto in Piemonte, con 1.307 posti disponibile con solo 47 aspiranti.
In pratica per la scuola materna in 5 diverse regioni, tra cui Piemonte, Lombardia, Lazio, Veneto e Emilia Romagna, su 8.295 posti disponibile, ne potranno essere assegnati, in base alle richieste dei candidati solo 1.030.
I sindacati inoltre da queste nuove assunzioni si aspettano un totale caos, che si riscuoterà soprattutto su famiglie e alunni. Una serie di insegnanti tra supplenti e precari storici si alterneranno durante l’anno, causando solo un’enorme confusione e cambi di metodi per i loro alunni.
Infatti per le assunzioni di quest’anno si aspettano che si attingerà da due punti: le graduatorie di coloro che sono precari ormai da anni e le graduatorie provinciali ad esaurimento.
Un quadro non proprio felice quello prospettato dai sindacati. D’altronde il settore della scuola è un altro che andrebbe totalmente rivisitato e questo lo si può affermare dal totale malcontento dei dipendenti.
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