I primi dati forniti dal ministero dell’Istruzione e del Merito registrano un record assoluto di adesioni per il docente tutor ed il docente orientatore nella quasi totalità degli istituti scolastici interessati dalla riforma
Sono arrivati i primi dati in merito all’adesione degli istituti scolastici alle due nuove figure professionali introdotte dalla riforma voluta dal Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara: il docente tutor e il docente orientatore. Su 2.734 istituti scolastici interessati, ben 2.728 (ossia il 99,8% del totale) hanno presentato richiesta di partecipazione ai percorsi di formazione per queste due nuove posizioni, che vedono il coinvolgimento di 52.176 tutor e 4.252 docenti orientatori.
Il progetto si pone l’ambizioso obiettivo di personalizzare l’approccio formativo dei giovani studenti e fornire loro (così come alle famiglie) una guida perché possano compiere scelte ponderate e consapevoli in linea con le loro inclinazioni personali e potenzialità.
Scopo ulteriore, e strettamente connesso al precedente, è quello di ridurre al minimo il disastroso fenomeno, ormai dilagante negli ultimi anni, della dispersione scolastica così come quello dell’insuccesso scolastico.
Tali compiti, a partire da settembre, spetteranno proprio al docente tutor e al docente orientatore che accompagneranno i giovani in questo importante “viaggio”.
I dati resi dal ministero dell’Istruzione parlano chiaro: coinvolgimento quasi totale degli istituti scolastici, con riguardo agli ultimi tre anni dell’istruzione secondaria superiore. La nota ministeriale sul punto chiarisce come sia stato superato – e di molto – lo scopo minimo che si era prefissato il ministero e che vedeva la formazione iniziale di soli 37.708 tutor e 2.753 docenti orientatori. Conclude la nota “Si è raggiunto infatti ben il 138% di partecipazione di docenti tutor e il 154% di docenti orientatori”.
Per l’introduzione di queste due nuove posizioni professionali, si legge nel comunicato, è previsto “un finanziamento pari a 150 milioni di euro, destinati a questo scopo dal decreto ministeriale di aprile. Ulteriori risorse sono già state reperite per consentire una didattica disciplinare di supporto in orario extracurriculare, allungando così il tempo scuola”.
Non si è fatto attendere il commento del Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, che ha espresso la sua soddisfazione per il forte impegno mostrato dal mondo scolastico, ringraziando in particolar modo gli insegnanti e i dirigenti scolastici per “la volontà di investire sulla personalizzazione della formazione e sul successo formativo dei ragazzi”.
Ha concluso “Si tratta di un risultato importante, dovuto alla risposta eccezionale giunta dalla comunità scolastica tutta e dai docenti in particolare, che, nonostante gli impegni già gravosi di chiusura dell’anno scolastico, hanno dimostrato di voler ricoprire un ruolo da protagonisti del cambiamento della scuola“.
Non resta che attendere l’inizio del nuovo anno scolastico.
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