Scuola, sciopero e cortei in tutta Italia

Manifestazione in occasione dello sciopero generale della scuola a Milano

La scuola scende in piazza per dire ‘no’ alla riforma del Governo di Matteo Renzi. I sindacati Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola, Snals Confsal ‘invadono’ Roma con una manifestazione cui partecipa il personale scolastico. La protesta principale nella Capitale, ma sono in corso diverse manifestazioni in tutta Italia. I sindacati chiedono, in una nota, il rinnovo del contratto, “fermo da sette anni”, ma anche più investimenti e protestano contro la riduzione del personale Ata, decisa dalla legge di stabilità, e alcune norme della riforma della ‘Buona scuola’.

Nella Capitale il corteo contro la riforma di Matteo Renzi e di Stefania Giannini è partito da San Paolo, la direzione è la sede del Ministero dell’Istruzione a viale Trastevere.
Carlo Giuffré, segretario generale della Uil: “Ci sono state imposte delle leggi calate dall’alto che stanno facendo danni nella scuola, la famosa legge 107 sulla Buona scuola. E abbiamo un contratto scaduto da ben 7 anni e questo contratto deve essere rinnovato al più presto – ha continuato il segretario della Uil scuola di Milano -, interessa questo sciopero il personale Ata, i docenti e anche i dirigenti scolastici che -anche loro- hanno il contratto scaduto e hanno avuto un carico di lavoro, responsabilità maggiori e nella scuola c’è un caos incredibile”.
I sindacati chiedono innanzitutto di rinnovare il contratto di lavoro, fermo da anni. Una situazione che la stessa Corte Costituzionale – fanno notare – ha dichiarato illegittima e che si è fatta assolutamente intollerabile.
“Il Governo fa finta di non sentirci, speriamo che questo sciopero muova qualcosa” ha detto Adria Bartolich, vicesegretaria regionale Cisl Scuola Lombardia durante la manifestazione indetta in piazza alla Scala per manifestare in favore del rinnovo del contratto nelle scuole e nelle università. “È un contratto che non rappresenta più la Scuola di adesso e c’è bisogno di un adeguamento dei salari per i lavoratori, perché le richieste della ‘Buona Scuola’ presuppongono anche un aumento di lavoro e non si può andare avanti con un carico di lavoro che aumenta continuamente e con i salari che diminuiscono sempre”, ha continuato la rappresentante Cisl. I rappresentanti dei sindacati sperano si possa aprire un dialogo con il Governo, altrimenti, annunciano sono pronti per un altro sciopero.

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