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E’ tra i titoli più venduti del momento, Scusate il disordine, il libro di Luciano Ligabue di cui vogliamo raccontarvi la trama. Alla sua quinta fatica letteraria, il rocker emiliano ha scelto di tornare al racconto, attraverso una raccolta di storie che, pur diverse tra loro, sono dipendenti l’una dall’altra, ‘inseparabili, spiega lo stesso Liga, quasi fossero una classe scolastica, eterogenea ma affiatata’. Un altro modo per tornare alla scrittura e al suo genere prediletto, il racconto, dopo l’ultima raccolta pubblicata nel 2012, dal titolo Il rumore dei baci a vuoto. In libreria dal 10 maggio 2016, Scusate il disordine è edito nella collana ‘I Coralli’ di Einaudi.
Artista poliedrico, cantautore, regista, sceneggiatore, Luciano Ligabue torna alla scrittura con il libro Scusate il disordine, una raccolta di racconti in cui la musica è protagonista in tutte le sue sfumature. Con essa tutto ciò che difficilmente ‘si può imbrigliare’, l’amore, la famiglia, la morte, sentimenti che il Liga nazionale spiega attraverso le sue storie, surreali e misteriose, che confermano, qualora ce ne fosse bisogno, la sua grande capacità narrativa.
La trama del libro Scusate il disordine è presto detta visto che si tratta di 16 racconti che, in onore allo stesso titolo, Ligabue spiega così: ‘il disordine è anche bello oltre che naturale, capace di essere così pieno di mistero. Credo che arrendersi un po’ all’idea di questo disordine aiuti a stare meglio’. Le storie raccontate, quindi, diventano una specie d’invito ad accettare quanto di caotico ci può essere nella vita, la difficoltà di certe situazioni e la difficoltà, di fronte a certe prove, di mantenere il controllo. Il tutto, tenendo sempre a mente il potere straordinario della musica, vera protagonista (e filo conduttore) della raccolta.
Scusate il disordine è un libro, dunque, in cui Ligabue non manca di inserire ironia, vivacità ed anche una punta di sperimentazione, considerato il ritmo quasi cinematografico con cui sono strutturati i dialoghi. Tante le storie raccontate, tra le quali, ad esempio, quella di Anchise, disposto a pagare pur di continuare a suonare con la sua band e ad incontrare Diana, la bassista, con la quale si scambia, a dispetto del marito, profondi sguardi d’intesa; o di Tasso, un uomo con un piolo conficcato nella testa, o della Polaroid (sì, la mitica macchina fotografica) che, oltre alle immagini, comincia a catturare anche i pensieri. Una serie di storie raccontate attraverso due elementi principali, la musica e la cornice surreale che circonda ogni racconto, qualcuno più ironico, qualcun altro molto intimo e delicato, come l’ultimo, in cui affronta la perdita del figlio, morto alla nascita, o quello, più curioso, su uno dei suoi brani più celebri, Urlando contro il cielo: quando uscì, ha spiegato Ligabue, ‘finì in una posizione sfigatissima, ma da quando abbiamo cominciato a suonarla dal vivo divenne un simbolo’.
Insomma, un libro che vale la pena leggere Scusate il disordine, non solo per chi ama la musica di Ligabue, ma anche per chi ha avuto modo, attraverso le sue opere letterarie, di apprezzarne la capacità narrativa, fluida, attenta al ritmo e precisa nella costruzione dei dialoghi. Del resto, com’è facile intuire, la struttura dei racconti è contaminata dalle diverse anime dell’artista in cui convivono da sempre passione per la musica, la scrittura e il cinema.
Luciano Ligabue è uno degli artisti italiani più apprezzati (da pubblico e critica) degli ultimi decenni: in 25 anni di carriera ha accumulato milioni di dischi venduti, premi per la sua attività di musicista e di scrittore e diverse onorificenze per la sua attività di regista cinematografico. Il suo esordio in narrativa risale al 1997 quando pubblica, per Baldini & Castoldi, la sua prima raccolta di racconti, Fuori e dentro il borgo; seguono La neve se ne frega, del 2004, Lettere d’amore nel frigo, del 2006, che raccoglie oltre settanta poesie e Il rumore dei baci a vuoto, ancora una raccolta di racconti pubblicata per Einaudi nel 2012.