Esiste una moneta da 2 euro con il volto di Boccaccio che può valere molto di più rispetto al suo valore.
Capita sempre più spesso di trovarsi il porta monete o il portafogli pieno di monete e di non vedere l’ora di liberarcene. Siete sicuri però che questa sia una buona idea? Si, può esserlo di sicuro, ma prima converrebbe fare una cosa: sederci in un momento di tranquillità e controllarle una a una. Non si sa mai che tra di esse ce ne sia qualcuna di molto rara.
2 euro rari? Attenzione a cosa avete nel portafogli
Come abbiamo appena detto, molto spesso consideriamo le monete come un peso e una scocciatura. Molti negozi, a cui paghiamo con i contanti, ci rifilano una quantità incredibile di moneta come resto. D’altronde si tratta sempre di soldi. Tuttavia, ci spazientiamo non solo perché ci tocca contarle una a una per poterle riutilizzare, ma molto spesso siamo di fretta e non abbiamo voglia di perdere tempo e di formare una cosa chilometrica dietro di noi.
Alla prima occasione quindi, ce ne liberiamo ma attenzione perché tra di esse potrebbe essercene qualcuna di molto rara o comunque di valore. Certo, per capire ciò bisognerebbe capirne qualcosa, ma il consiglio è sempre quello di rivolgersi a dei professionisti al fine di avere un quadro sicuro e preciso. Ad ogni modo, anche solo una piccola moneta potrebbe avere un valore inestimabile come ad esempio, abbiamo visto in un altro articolo, una moneta da un euro può valere anche 40 mila euro.
Probabilmente, ora vi verrà più voglia di guardare ciò che avete nel portafogli. Questa volta vedremo invece quanto vale una moneta da due euro raffigurante il volto di Giovanni Boccaccio. Premettiamo subito che il valore non è uguale a quello dell’euro sopra citato, ma comunque vale sicuramente di più rispetto al suo valore.
Come viene valutato il valore delle monete rare
Una volta notato che tra le monete presenti nel portafogli ci sono delle rarità o comunque degli esemplari diversi da quelli comuni, conviene recarsi da un esperto per capire esattamente il suo valore. I professionisti si basano per lo più su due parametri per capire il valore della moneta: lo stato di conservazione e la rarità.
In realtà, il vero prezzo è determinato da questo secondo aspetto, ma lo stato di conservazione andrà ad aumentarne ulteriormente il valore. Una moneta viene considerata rara quando gli esemplari sono davvero pochi. Ma attenzione, perché la rarità viene stabilita anche dal grado di reperibilità in specifici stati di conservazione.
L’esperto utilizzerà quattro termini di paragone per determinare come la moneta si trova conservata. Vediamo i quattro parametri impiegati:
- Fior di Conio, viene attribuito a quelle monete che non sono mai circolate e che quindi non hanno alcun segno di usura. Inoltre, i rilievi delle immagini sono perfettamente intatti;
- Splendido, si attribuisce a tutti quegli esemplari che sono circolati pochissimo e in cui vi sono lievi segni di usura. I rilievi delle immagini sono quasi intatti;
- Bellissimo. In questo caso indichiamo una moneta circolata, ma comunque in buono stato in cui i rilievi sono leggermente attenuati;
- Molto bello. Infine, si attribuisce tale significato alle monete circolate i cui segni di usura sono accentuali e il bordo è consumato.
Fatta tale premessa, vi sono alcune monete considerate rare. In particolare ci riferiamo ai 2 euro in cui vi è raffigurato Boccaccio. Ma quanto vale?
Quanto valgono i 2 euro con Boccaccio?
Parlando di due euro, sappiamo che in circolazione ci sono più di 450 esemplari di questa moneta e se ci pensiamo bene, considerata l’età dell’euro, parliamo di una buona cifra. Il motivo è molto semplice: è stata infatti offerta la possibilità ai vari Stati di personalizzare la moneta.
Queste particolari monete prendono il nome di monete commemorative. In Italia, è stata scelta la moneta da due euro per raffigurare Boccaccio, uno degli artisti più famosi e importanti del nostro Paese. Il nome stesso ci fa capire che tali monete vengono impiegate per omaggiare eventi, personaggi e date molto importanti ed è ciò che è avvenuto proprio per Boccaccio.
L’emissione di tale moneta risale al 2013 per celebrare i 700 anni dalla nascita dell’artista. Infatti, sulla moneta troveremo nella parte principale il volto di Boccaccio con il profilo destro e una scritta circolare che cita “Boccaccio 1313-2013”. Testimonia quindi i 700 anni dalla nascita di Boccaccio e l’emissione della moneta.
Per quanto riguarda il valore, possiamo dire che la moneta è stata prodotta per un totale di circa 10 milioni di pezzi. Questo quindi non la rende poi così rara. Ad ogni modo, se viene acquistata dal Poligrafico e Zecca di Stato potrà avere un valore che varia dai 35 ai 50 euro, mentre la moneta in sé non vale più di 2 o 3 euro, ma in condizioni di ottimo stato arriva a valere dai 10 ai 12 euro.