Durante un’assemblea di condominio vengono prese decisioni molto importanti. Ma che cosa accade se ci si dimentica di firmare il verbale?
Ci sono cose che dovrebbero essere presenti nella vita di un chiunque. Come un buon lavoro, la salute e una famiglia unita e ricca d’amore, ad esempio. A tutto questo, inoltre, non si può non aggiungere anche un altro aspetto, ovvero, come si suol dire, un tetto sopra alla testa. Non c’è cosa che infonde più sicurezza, infatti, della consapevolezza di poter ritornare a casa, luogo in cui ci si sente a proprio agio e si può essere sé stessi al cento per cento.
Quando ci si trova nella posizione di dover scegliere dove andare ad abitare, come tutti saprete, si può optare sia per l’affitto sia per l’acquisto. E per entrambe le opzioni, ovviamente, vi sono sia aspetti positivi sia aspetti negativi.
Essere proprietari di un alloggio posto in un condominio, ad esempio, vuol dire godere di una vasta gamma di comodità, su questo non c’è dubbio. In questi casi, però, c’è una cosa dalla quale non ci si può assolutamente tirare indietro, ovvero, la partecipazione alle assemblee condominiali.
L’assemblea condominiale non è altro che un incontro condiviso con tutti i proprietari di casa di un determinato condominio. In tale occasione, più o meno pacificamente, si discute di tutte le problematiche inerenti alla gestione del palazzo. Come ogni riunione che si rispetti, anche in questo vi è sempre un ordine del giorno. E al termine della discussione, il presidente e il segretario dell’assemblea devono firmare un verbale. Ma se ciò non dovesse accadere, il verbale sarebbe nullo o manterrebbe la sua validità? Ecco, a tal proposito, tutto quello che c’è da sapere.
Assemblea di condominio e verbale non firmato
Prima di scoprire che cosa accade se il verbale di un assemblea condominiale viene accidentalmente non firmato, proviamo a capire quali sono le figure principali di tale organo collegiale. I condomini, ovviamente, sono i diretti interessati, e sono coloro i quali, tramite votazione, stabiliscono tutto ciò che concerne la vita condominiale.
L’amministratore è colui che ha il compito non solo di indire le assemblee, sia quelle ordinarie sia quelle straordinarie, ma anche di occuparsi della conservazione di tutti i verbali delle stesse.
Altre due figure di fondamentale importanza in tale contesto sono il presidente e il segretario dell’assemblea, entrambi scelti tramite votazione da parte dei condomini. Essi hanno il compito di redigere il verbale, ovvero, il documento che certifica l’ordine del giorno della riunione, gli aspetti di cui si è discusso e, infine, le decisioni prese a riguardo.
Il verbale, così come ogni documento, necessita di essere firmato, e le figure che si occupano di ciò sono, appunto, il presidente e il segretario. Se, in maniera accidentale, questi ultimi dimenticano di apporre la loro firma al verbale, la giurisprudenza indica che la validità dell’assemblea condominiale a esso relativa non viene in alcun modo intaccata.
Cosa fare in caso di mancata firma del verbale
La legge, dunque, prevede che anche nel caso in cui il verbale non venisse firmato, le decisioni prese nel corso dell’assemblea condominiale resterebbero comunque valide. Può capitare, però, che alcuni condomini non si sentano tranquilli a riguardo, e chiedano all’amministratore di convocare una nuova assemblea per risolvere il problema.
In tal caso, l’ordine del giorno rimarrebbe invariato, così come le decisioni prese di comune accordo tra tutti i presenti. L’assemblea, dunque, può dirsi conclusa, a patto che, questa volta, il presidente e il segretario si ricordino di apportare la loro firma al verbale.