Se sei nato entro questi anni ti spetta una bellissima sorpresa dall’INPS

Esiste la possibilità di andare in pensione anticipata per chi è nato entro quest’anno. Ecco di che si tratta.

Tridico sorpresa dall'INPS
Tridico sorpresa dall’INPS – nanopress.it

La pensione rappresenta spesso un traguardo irraggiungibile per molti lavoratori, poiché la soglia anagrafica e gli anni di contributi richiesti sembrano inarrivabili. Tuttavia, se sei nato entro il 1960, potresti avere un’opportunità per cambiare idea. Infatti, i lavoratori nati entro il 31 dicembre di quest’anno potrebbero beneficiare di una particolare agevolazione che consente loro di accedere alla pensione in modo anticipato. Questa agevolazione è conosciuta come Quota 103.

Quota 103: pensione anticipata per chi è nato entro il 1960

La misura che consente di andare in pensione anticipata è la Quota 103. Questa misura prevede l’anticipo di 5 anni della pensione per i lavoratori nati entro il 31 dicembre 1960. Nello specifico, tra i requisiti per accedere a Quota 103 c’è il compimento dei 62 anni d’età entro il 2023. Se si soddisfa questo requisito, è possibile richiedere l’accesso alla Quota 103 e ottenere la pensione anticipata.

Nati entro il 1960
Buone notizie per i nati entro il 1960 – Nanopress.it

Bisogna riconoscere che la possibilità di andare in pensione prima è particolarmente utile per i lavoratori nati entro il 1960. Questo perché i lavoratori in questione hanno lavorato per gran parte delle loro vite senza poter beneficiare degli sviluppi tecnologici e delle migliorie delle condizioni lavorative. Consentire loro di ritirarsi anticipatamente è un modo per riconoscere il loro impegno e garantire un meritato riposo.

Tuttavia, per coloro che non possono soddisfare il requisito dell’età, esiste un’altra possibilità: la RITA, ovvero la Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. 

Rendita Integrativa Temporanea Anticipata 

La seconda chance per chi non possiede i requisiti per approfittare di Quota 103 è la RITA. L’acronimo RITA sta per Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. Si tratta, comprensibilmente, di un’agevolazione utile ad anticipare la pensione. Per usufruirne, tuttavia, occorre essere titolari di un fondo di previdenza complementare.

Quest’ultimo altro non è che una pensione integrativa dove si sono versati contributi almeno per 5 anni. Così facendo, una volta attivata la RITA si potranno riscattare i fondi accumulati in un’unica soluzione o in diverse rate, fino a che non si raggiunge l’età per la pensione ordinaria di vecchiaia, cioè 67 anni.

Pensione anticipata
Pensione anticipata – Nanopress.it

In questo modo, grazie alla RITA, i lavoratori possono lasciare il lavoro in modo anticipato, beneficiando dei contributi previdenziali accumulati durante il periodo di lavoro attivo. Questa misura pensionistica anticipata rappresenta un’opportunità per coloro che desiderano ritirarsi prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia.

Novità sulla RITA con la Legge di Bilancio

La RITA è diventata una misura strutturale dal 2019, e la Legge di Bilancio ha introdotto alcuni cambiamenti, rimuovendo ad esempio il limite d’età per accedere alla misura.

Altri requisiti ancora attivi per accedere alla Rendita Integrativa Temporanea Anticipata sono il raggiungimento di 20 anni di contributi e una pensione che sia pari almeno ad 1,4 volte quella minima. In più, non è possibile usufruire di questa agevolazione se si è già titolari di qualche forma di trattamento pensionistico diretto.

Infine, ricordiamo che la misura è stata estesa anche ad altre categorie di lavoratori. Tra questi, chi perde il lavoro 5 anni prima di aver diritto alla pensione ordinaria di vecchiaia. Inoltre, possono beneficiare della RITA anche i lavoratori disoccupati da 24 mesi.

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