Durante la notte del 21 giugno, la Capitaneria di Porto di Porto Empedocle in Sicilia, ha avviato un’attività di soccorso in mare. A bordo della Sea Watch 4, un uomo accusava dolore al petto con una possibile ischemia miocardica. Il 118 ha poi portato l’uomo al pronto soccorso dove è stato curato.
Un migrante passeggero della Sea Watch 4, originario del Bangladesh, nella notte di ieri ha perso conoscenza più volte, dopo aver accusato forti dolori al petto.
Prontamente è stata avvertita la Capitaneria di Porto che lo ha trasferito con una motovedetta sulla terra ferma, dove è stato poi affidato alle cure del 118.
La Sea Watch 4
Ad oggi si contano numerose richieste da parte di migranti che chiedono disperatamente aiuto e un porto sicuro.
Le navi Ong, ovvero di organizzazioni non governative e senza fini di lucro, sono principalmente due: la Sea Eye 4 e la Sea Watch 4.
Da tempo ormai sono richiesti degli aiuti su queste imbarcazioni che trasportano i migranti in lunghi viaggi a dir poco pericolosi.
La finalità di queste imbarcazioni è quello di poter salvare quante più vite di migranti in mare aperto. Attualmente sono due le navi più conosciute che ospitano 476 e 312 migranti l’una.
Un centinaio di queste persone sono minorenni.
🔴 Ieri notte una persona con problemi di salute estremamente gravi è stata evacuata con urgenza dalla #SeaWatch4. A bordo ne restano 312: hanno bisogno di un porto di sbarco sicuro.
Fatele sbarcare. pic.twitter.com/gCt0hjDxXo
— Sea-Watch Italy (@SeaWatchItaly) June 22, 2022
Aita Mari l’imbarcazione Omg spagnola
Un’altra nave umanitaria è l’Aita Mari.
Anche questa imbarcazione spagnola è attualmente in mare e ha a bordo un quantitativo di circa 112 persone, portate in salvo da vari recuperi in mare messi in atto per salvare la vita a diversi migranti in difficoltà.
Gli attivisti che hanno soccorso queste persone, denunciano più volte le situazioni che sono portati a patire i passeggeri, in quanto a volte restano a bordo settimane.
Ad oggi i migranti presenti su questa nave hanno dormito a bordo 6 notti.
Tra adulti e bambini, che spesso si ritrovano a dover dormire ammassati e per terra, aumentando sempre di più le tensioni, dettate anche dalla lunga permanenza in mare.
Sarebbe perciò necessario trovare dei porti sicuri dove poter far sbarcare questi migranti.