Sebastiano Rossi, ex portiere del Milan, è stato indagato per possesso di cocaina. Il recordman di imbattibilità in Serie A (929 minuti), vincitore di cinque scudetti con i rossoneri oltre che della Coppa dei Campioni del 1994, è nell’elenco delle diciassette persone ufficialmente coinvolte dalle autorità per chiarire una vicenda di spaccio di droga che avrebbe come fulcro la zona della riviera romagnola tra Cervia e Milano Marittima e poi anche verso l’interno a Faenza, Ravenna e Bagnacavallo. Il nome dell’ex-portierone è emerso dal fascicolo aperto dal pm Monica Gargiulo di Ravenna a corollario dell’arresto di uno spacciatore di origine albanese avvenuto presso un albergo per possesso di cocaina e di arma da fuoco non registrata. Da lì, le indagini. E ci sono già due precedenti con la giustizia.
Secondo quanto raccontato dalla Procura, Sebastiano Rossi sarebbe stato inserito nell’elenco dei clienti che acquistavano la cocaina non soltanto per scopo personale, ma anche per poi girarla ad altri. Una sorta di rete di spaccio ben organizzata, che è stata smascherata grazie ad alcune intercettazioni telefoniche scattate sin dall’estate del 2009. Sarebbero dunque numerose le prove contro le 17 persone fermate e per Rossi sarebbe un terzo guaio dopo quello occorso nel maggio 2011 quando fu arrestato dopo aver colpito con un pugno un Maresciallo dei Carabinieri a seguito di una rissa a Cesena e quello nel 2007 quando fu denunciato a piede libero con le accuse di minacce gravi, continuate e in concorso, oltre che per porto di armi improprie, lesioni, ingiurie e sequestro di persona con tentata violenza privata come “somma” di spiacevoli eventi capitati tra il 2004 e il 2006.
Recentemente il figlio di Robert Downey Jr. era stato arrestato per possesso di cocaina.