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Seconda casa all’estero: il mare è il vero affare

La vacanza può trasformarsi in un affare immobiliare, soprattutto quando si acquista una seconda casa all’estero, in una località di mare. Se il mercato delle case in Italia sembra ancora bloccato dalla crisi, gli investitori (piccoli e grandi) volgono lo sguardo oltre confine, alla ricerca dell’affare. Per un pensiero del genere, nessun momento è migliore dell’estate, che scatena la voglia degli italiani di fuggire dall’afa delle città per ripararsi (e rilassarsi) nelle località di villeggiatura. Dato che vacanza estiva per noi fa rima con mare, quali possono essere le opportunità di investimento più convenienti e pratiche per un italiano?

Ci aiuta a scoprirlo Casa.it: il portale immobiliare ha realizzato una vera e propria mappa delle località di mare all’estero, che offrono la perfetta combinazione di mari cristallini ma anche opportunità di business magari per l’acquisto di una casa vacanze. Perché se è vero che non possiamo lamentarci vista la ricca offerta di spiagge e mare lungo le coste italiane, ma è anche vero che una seconda casa all’estero rappresenta un investimento molto più vantaggioso nel medio e lungo periodo. Non solo per gli addetti ai lavori ma anche per le famiglie e i privati cittadini che credono nel mattone e vogliono puntare su qualcosa di diverso.

L’analisi ha preso in considerazione i costi a metro quadro degli immobili nelle più famose zone turistiche dei Paesi più vicini a noi (Spagna, Francia, Croazia, Montenegro e Grecia) con un occhio di riguardo anche alla tassazione sugli immobili, che è bene conoscere per non esporsi a brutte sorprese. Partiamo proprio dalla Spagna, con la costa catalana a fare la parte del leone: a Cadaques e Lloret de Mar è possibile trovare appartamenti senza spendere più di 2.200 euro al mq. Il trend generale ha visto un netto calo dei prezzi (tra il 30 e il 35%), tale da rendere più conveniente anche cercare un immobile nelle zone classiche della movida, come Formentera e Maiorca dove, per una casa in riva al mare, si spendono tra i 4.000 e i 6.500 euro al metro quadro.

Anche la Grecia sta subendo un processo simile, con una diminuzione dei prezzi che oscilla intorno al 30%, una boccata di ossigeno rispetto al boom degli scorsi anni. La situazione economica precaria del Paese ha fatto sì che, oggi, per acquistare una casa vista mare a Rodi e Skopelos si spendono in media 2.000/2.700 euro al metro quadro, mentre per le suggestive ville bianche di Mykonos, Paros o Creta il prezzo oscilla intorno ai 5.000 euro al mq. Buone notizie anche per chi predilige la Corsica, che mantiene quotazioni tra 1.900 e i 2.450 euro al mq. a Bastia, sulla costa nord-orientale e di 4.300/4.500 euro al mq nelle più esclusive Calvi o Bonifacio.

Chiudiamo con le due scoperte più recenti del turista italiano, la Crozia e il Montenegro: a Fiume e Budva i prezzi al mq oscillano tra 1.400 e 1.700 euro, ma anche angoli di paradiso come l’isola di Lesina (Hvar) o la costa intorno a Spalato sono un’ottima meta per chi desidera una seconda casa al mare, con prezzi che non superano i 2.200/2.400 euro al mq. Anche quando si parla di tasse sulla casa il Montenegro è senza dubbio la meta più economica, visto che tasse sull’acquisto sono pari a circa il 2% del valore dell’immobile. Segue a ruota la Croazia dove, pagando la tassa di trasferimento, il bollo e la tassa di registro, si raggiunge un totale pari a circa il 7-8% del costo dell’immobile.

Anche la Grecia offre condizioni favorevoli per il trasferimento della proprietà, che si paga sul valore oggettivo dell’immobile (in media il 3%), ma i proprietari sono soggetti anche alla tassa patrimoniale qualora il valore stimato dell’immobile superi i 243mila euro. In Spagna le imposte sugli immobili sono simili a quelle italiane, con l’IBI (Imposta sui Beni Immobili) che può variare dallo 0,4% al 1,1% del valore catastale. Molto più cara e complicata la Francia, con 3 tipologie di tasse sulla proprietà: una dovuta dall’inquilino (Taxe d’Habitation) che varia a seconda della regione di residenza, come quella dovuta dal proprietario (Taxe Foncière) e, infine, l’Imposta Patrimoniale (applicata a patrimoni oltre 1,3 milioni di euro) la cui aliquota è tra lo 0,25% e lo 0,50%. Non vi resta che fare due conti e scegliere la vostra meta preferita. Il mare può davvero essere un grande affare.

Mario Bello

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