In base alle stime rese pubbliche dal presidente Besseghini sembra che una cosa giusta da fare adesso sia quella di rimodulare gli aiuti.
In base a ciò che affermano le associazioni dei consumatori pare che sia in vista un risparmio di 287 euro a famiglia.
Nel corso del secondo trimestre del 2023, pare che il costo della bolletta elettrica possa subire una diminuzione del 20%. Questa è una stima che giunge direttamente da Stefano Besseghini, il presidente di Arera il quale afferma che già nel mese di dicembre si era registrato una diminuzione del 19,4% del costo dell’energia elettrica, una situazione che continuerà ad andare su questa strada anche nel prossimo trimestre “Sarà realisticamente significativa, almeno corrispondente a quella di dicembre se non superiore”.
Besseghini inoltre afferma che, rispetto alle tariffe delle elettricità, sembra che sia presente una diminuzione molto forte dell’andamento dei prezzi. Ma questa situazione come si rifletterà sulle famiglie? Tutte le associazioni dei consumatori hanno immediatamente aggiornato le stime dei costi dopo che Besseghini aveva diffuso la sua previsione.
Basandosi sulle affermazioni del presidente di Arera, Assoutenti spiega che dopo il taglio del 20% del costo della bolletta dell’energia elettrica ogni famiglia arriverà a spendere 1.147 euro nel mercato tutelato con un risparmio di 287 euro per nucleo. In base a ciò che invece condivide l’Unione Nazionale consumatori pare che non è ancora possibile tirare un sospiro di sollievo in quanto l’emergenza ancora non è rientrata del tutto.
Infatti, se si fa il confronto con il 2021, il costo della luce è più del doppio rispetto allo stesso periodo del 2021. Su queste parole è d’accordo anche il Codacons il quale ci tiene a sottolineare che le bollette della energia elettrica “risulterebbero nel secondo trimestre del 2023 più care del 104% rispetto allo stesso trimestre del 2021, quando il prezzo dell’elettricità sul mercato tutelato era pari a 20,83 centesimi di euro per kilowattora”.
Bessenghini ha parlato anche delle tariffe del gas affermando che adesso non ha più senso chiedersi cosa accadrà in futuro in quanto durante i primi giorni di aprile si fisserà marzo e sarà quindi molto probabile trovarsi di fronte ad una leggera discesa. Secondo Bessenghino è molto improbabile che si faccia un altro grande salto sulla bolletta del gas il quale oggi viene venduto a 40 euro a megawattora: “Non dico che siamo ai valori storici ma siamo molto più vicini di prima, quindi anche i salti vanno riducendosi”.
Risultano essere centrali tutte le dinamiche del mercato tutelato dell’energia anche per ciò che concerne le scelte del governo poiché durante gli ultimi giorni di questo mese ci troveremo di fronte alla scadenza dei sostegni alle famiglie che sono stati rinnovati attraverso l’ultima legge di bilancio.
Diverse istituzioni, a partire dalla Commissione Europea fino alla BCE, desiderano che questi sussidi vengano tagliati lasciandoli soltanto a quelle facce più deboli. Visto che i prezzi energetici continuano a diminuire, anche secondo Bessenghini è giusto rimodulare gli aiuti del governo sia per quanto riguarda le bollette di energia elettrica che quelle di gas.
“Adesso che i prezzi stanno scendendo, anche gli effetti di questi aiuti è giusto modularli con l’andamento del prezzo”, sono queste le parole di Bessenghini nel momento in cui spiega che attualmente la situazione economica generale risulta essere lontana da quella che si prospettava nel mese di gennaio del 2021 “l’inflazione ha morso molto di più, gli stessi operatori sono stati esposti molto di più e ci sono da bilanciare diversi effetti”. Credo che si stiano facendo delle valutazioni di trade off tra le varie opzioni possibili”.
Ed è su questo argomento che le associazioni dei consumatori ritornano ancora una volta. Infatti per Assoutenti, nel momento in cui vengono meno questi aiuti, il risparmio per gli italiani diventa ipotetico: “In caso di mancata proroga della misura, la reintroduzione di oneri e Iva peserebbe per 386,37 euro annui a famiglia, portando a partire da aprile la bolletta della luce a crescere, sulla base delle attuali tariffe, del +27% rispetto alle tariffe odierne”.
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