Da ieri a Davos, nel cuore delle Alpi Svizzere, si tiene il World Economic Forume del 2023, con la presenza di Ursula von der Leyen.
Il Forum è una fondazione senza fini di lucro con sede nei pressi di Ginevra, nata negli anni Settanta, la quale organizza ogni inverno proprio presso la località sciistica di Davos, un incontro fra gli esponenti di primo piano della politica e dell’economia a livello internazionale. Presenti anche intellettuali e giornalisti.
Il World Economic Forum è arrivato alla sua edizione 2023, che come ogni anno si tiene nella località svizzera di Davos.
La fondazione organizza questi incontri a cui sono invitati economisti e personalità politiche provenienti da ogni parte del mondo, con lo scopo di discutere delle questioni più urgenti che interessano il mondo, anche in materia di ambiente e salute.
La durata è di 5 giorni e oggi è il secondo. L’incontro è tornato a pieno regime dopo le edizioni passate in formato ridotto a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Fra i temi affrontati sicuramente c’è l’urgenza di parlare della situazione in Ucraina, per questo motivo sarà presente in collegamento video anche il presidente Zelensky.
La seconda giornata a Davos prevede anche l’intervento di Ursula van der Leyen, presidente della Commissione Europea. Vediamo gli ultimi aggiornamenti in merito.
Partiamo con il dire che quella che p in corso è un’edizione da record, infatti i leader previsti sono 2.700, provenienti da tutto il mondo. Ci saranno anche i vertici dell’Intelligence americana e dell’Fbi.
Senza precedenti anche il numero dei ministri delle Finanze, ben 57, nonché quello dei banchieri centrali, 17.
Capi di Stato e di governo europei, come Metsola e Gentiloni, ma anche la numero uno della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, il cui intervento è previsto per venerdì 20 gennaio.
A tenere banco oggi è un tema molto importante, ovvero quelle energie rinnovabili, in merito al quale ha parlato circa un’ora fa Fatih Birol, direttore esecutivo dell’Agenzia internazionale dell’Energia.
“il motore a favore delle fonti energetiche pulite non è l’ambiente ma la sicurezza energetica. i paesi avanzati devono intervenire per aiutare quelli emergenti con il costo del capitale, in modo che tutti possano essere allo stesso livello. nel 2030 una vettura su due sarà elettrica”.
Abbondante spazio anche per quanto concerne la guerra in Ucraina e poco fa il presidente polacco Andrej Duda ha affermato che il Paese ha deciso di inviare in Ucraina 14 carri armati Leopard a supporto dell’esercito di Kiev.
“abbiamo deciso così ma speriamo di organizzare un sostegno migliore e che anche altri paesi aderiscano ad allearsi inviando carri armati in ucraina”.
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