La guerra in Ucraina prosegue, i media hanno accusato l’esercito russo di aver utilizzato munizioni al fosforo bianco contro i civili nella zona di Bakhmut.
L’esercito russo respinge ogni accusa. Il gruppo Wagner ha preso il controllo dell’impianto Azom. Zelensky è sempre più intenzionato ad aumentare le difese nella città di Bakhmut.
Secondo quanto riportato dai media presenti sul territorio ucraino, nella giornata di ieri 15 marzo 2023, i militari dell’esercito russo avrebbero sparato utilizzando almeno due munizioni al fosforo bianco nella zona disabitata di Chassiv Iar.
Chassiv Iar si trova nei pressi di Bakhmut nella zona orientale dell’Ucraina, zona nella quale negli ultimi giorni si sono concentrati gli attacchi da parte dell’esercito russo.
A riportare questa notizia sono principalmente alcuni giornalisti di Afp che si trovavano nel luogo.
Il racconto dei giornalisti è molto chiaro. I due proiettili sono stati lanciati ad una distanza di cinque minuti l’uno dall’altro intorno alle ore 16.45, qui in Italia erano le 15.45.
Il suono dei proiettili è stato seguito da un’esplosione di submunizioni che hanno disseminato nell’aria una moltitudine di sfere bianche incandescenti di fosforo che cadendo a terra hanno dato fuoco alla vegetazione.
Le abitazioni più vicine si trovano a circa 200 metri dal luogo in cui sarebbe avvenuto l’utilizzo di questi armamenti.
Secondo la Convenzione del 1980 che è stata firmata a Ginevra, l’utilizzo di queste armi è assolutamente vietato contro i civili ma non contro obiettivi militari.
Kiev invece, dall’inizio della guerra, ha più volte accusato l’esercito russo di averli utilizzate durante le loro offensive soprattutto sui civili.
L’esercito russo però ha respinto sempre ogni accusa e anche questa volta ha respinto le accuse mosse dai media. Il gruppo Wagner intanto ha preso il controllo dell’impianto Azom.
Zelensky continua a voler difendere maggiormente la città di Bakhmut, e nel suo consueto messaggio serale è tornato a ribadire l’intenzione di voler continuare a rinforzare le difese nella zona.
La città è ormai il centro principale degli scontri ed è anche diventata il simbolo dell’offensiva russa, l’esercito ucraino perciò non ha intenzione di arretrare nonostante le perdite che si stanno subendo in entrambi gli eserciti.
L’agenzia Ria Novesti ha reso noto che il sistema di difesa aerea russo è riuscito ad abbattere tre missili ucraini sulla città di Belgorod.
Belgorod è una città russa che si trova vicina al confine con l’Ucraina, uno dei detriti è andato a colpire il settore residenziale della città riportando danni. A renderlo noto è Vyacheslav Gladkov, il governatore, attraverso il suo canale Telegram.
Gladkov ha reso noto che al momento si sta analizzando la situazione e che tutti i servizi sono attualmente operativi. Ha fatto anche sapere che Demidov Valentin, il sindaco della città, è presente sul posto.
Anatoly Antonov, ambasciatore russo, è stato convocato dal Dipartimento di Stato americano a seguito della collisione tra un drone americano e un caccia russo, avvenuto nella giornata di ieri sul Mar Nero.
L’ambasciatore russo ha reso noto di aver incontrato Karen Donfrid che è l’assistente del Segretario di Stato americano. Ha anche reso noto che la Russia non sta cercando uno scontro con l’America.
Proprio per questo i caccia russi non hanno utilizzato le loro armi contro il drone americano che era in missione di ricognizione sul Mar Nero. Ha reso noto perciò che i piloti russi si sono comportati in modo professionale e non c’è stato nessun contatto né l’uso di armi.
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