Nella notte, a Khmelnytskyi una città dell’Ucraina occidentale c’è stato un attacco con razzi e droni iraniani che ha provocato un morto e quattro feriti.
Continua l’offensiva della Russia sull’Ucraina anche perché, secondo il Cremlino, non esistono le condizioni per un accordo pacifico.
Pare che la Russia ancora non abbia intenzione di fermarsi anche perché, secondo il Cremlino, non esistono le condizioni per “uno sviluppo pacifico” della guerra contro l’Ucraina.
Ed è per questo motivo che continua ad andare avanti l’operazione militare russa. E questo ciò che afferma Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino. Ed è proprio seguendo il ragionamento di tale affermazione che durante la scorsa notte, le forze armate russe, hanno lanciato l’ennesimo attacco colpendo questa volta Khmelnytskyi , una città dell’Ucraina occidentale avvalendosi dell’aiuto di droni e razzi iraniani.
Un attacco durante il quale ha perso la vita un civile mentre altri quattro sono stati feriti. Questo è ciò che affermano anche i media ucraini parlando di: “Un altro massiccio attacco terroristico contro la comunità di Khmelnytskyi. Questa volta il nemico ha usato droni. Finora sappiamo di un morto e 4 feriti“.
Sono queste le parole del primo cittadino della città, delle dichiarazioni in cui spiega anche che diversi edifici residenziali sono stati colpiti dando vita numerosi incendi. In ogni caso le unità militare ucraine sono state in grado di abbattere 11 velivoli nei quali non vi era pilota.
Nello stesso momento in cui va avanti la lotta del consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite. Infatti, nella giornata di oggi lunedì 27 febbraio, a Ginevra ci sarà una riunione all’interno della quale si esprimerà l’ennesimo voto di condanna riguardo l’invasione russa sull’Ucraina andando così ad estendere ancora di più i crimini di guerra nel conflitto.
Nei giorni passati, dopo che si è tenuto il vertice a New York, la guerra torna ancora una volta al centro della sessione annuale dell’organismo delle Nazioni Unite. A questo riguardo, Simon Manle, l’ambasciatore britannico afferma che il suo desiderio è che tale sessione sottolinei quanto il mondo sia accanto all’Ucraina proprio come è stato fatto durante l’assemblea generale delle Nazioni Unite: “Vogliamo che questa sessione dimostri, come ha dimostrato l’assemblea generale delle Nazioni Unite… che il mondo è fianco a fianco con l’Ucraina”.
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