Leggendo le notizie e le recensioni sui media che si occupano di auto, spesso ci si imbatte in espressioni come “questo modello appartiene al segmento C”, oppure “quest’auto è diventata leader di mercato nel proprio segmento”. Ma cosa sono i segmenti auto? E quali sono? A cosa servono? E’ importante saperlo? Proviamo a dare alcune risposte.
LA CLASSIFICAZIONE E’ IMPORTANTE
Intanto cominciamo col dire che i segmenti dell’auto non sono pezzi di carrozzeria o del motore. Si tratta invece di una classificazione dei veicoli in base a criteri più o meno omogenei, il cui scopo è semplicemente identificarne il tipo, in modo da confrontare in modo più corretto i diversi modelli. Lo scopo dell’utilizzo dei segmenti ha una natura prevalentemente commerciale e di analisi. Servono essenzialmente agli addetti ai lavori. Ma anche il pubblico può trovarli utili, quando si tratta di valutare l’acquisto di un veicolo.
QUALI SONO I CRITERI
Ma quali sono i criteri usati per definire i vari segmenti di mercato? La risposta non è univoca. Non esistono dei segmenti ufficiali, nessuna autorità ha codificato tali suddivisioni. Le definizioni variano leggermente a seconda del luogo di appartenenza. Come accade quasi sempre, gli Stati Uniti usano un criterio, l’Europa un altro e il Regno Unito un altro ancora. Tuttavia si arriva abbastanza ad intendersi. Generalmente i segmenti suddividono i veicoli in base alle loro dimensioni oppure al tipo di carrozzeria.
A COSA SERVONO I SEGMENTI
Perché creare queste classificazioni? Per poter confrontare in modo corretto i vari modelli. Non ha senso confrontare una Panda con una Golf, nemmeno una Giulia con una Classe S oppure una Qashqai con una Cayenne. Per trarre delle valutazioni sensate è necessario affiancare modelli di caratteristiche simili. Le dimensioni sono uno dei criteri più oggettivi, poi arriva il tipo di carrozzeria.
LA LISTA DEI SEGMENTI IN EUROPA
Osserviamo ora l’elenco dei segmenti di mercato che si usa comunemente in Europa, accanto ai quali indichiamo anche le definizioni americane e britanniche, utilizzando alcuni esempi per chiarire meglio. Si fa sempre riferimento alla versione berlina, le station wagon sono assimilate al modello base. Per quanto riguarda i SUV e i crossover, a volte vengono considerati come segmenti a parte ma quasi sempre la loro classificazione segue quella delle berline, quindi i segmenti sono gli stessi a seconda della dimensione.
Si comincia dal segmento A (microcar per americani e inglesi), subcompact o supermini per gli anglosassoni. Sono quelle che chiamiamo city cars, le piccole auto da città. Alcuni esempi noti sono Fiat Panda, Smart, Fiat 500, Opel Karl, Renault Twingo, Toyota Aygo, Hyundai i10, Citroën C1, Peugeot 108, Kia Picanto, Ford Ka+.
Passiamo al segmento B (subcompact e supermini), il più diffuso nel mercato italiano. Note come auto compatte, qui troviamo berline a due volumi un po’ più grandi, nelle quali si può anche affrontare un viaggio autostradale senza soffrire di claustrofobia. Gli esempi sono noti a tutti: Fiat Punto o 500L, Renault Clio, Ford Fiesta, Opel Corsa, Volkswagen Polo, Toyota Yaris, Citroën C3, Peugeot 208, Lancia Ypsilon, Hyundai i20.
Arriviamo al segmento C (compact e small family), entrando nella categoria delle medie. In Italia è il secondo segmento più affollato. Sono berline a due volumi fra i quattro e quattro metri e mezzo di lunghezza. Tra gli esempi Volkswagen Golf, Fiat Tipo e 500X, Ford Focus, Alfa Romeo Giulietta, Audi A3, Mercedes Classe A, BMW Serie 1, Opel Astra, Renault Mégane, Citroën C4, Seat Leon, Peugeot 308, Jeep Renegade, Hyundai i30, Kia Cee’d.
Il segmento D (mid-size, large family) è quello delle tradizionali berline medio-grandi, fra 4,5 e 5 metri di lunghezza. Normalmente sono a tre volumi o station wagon. Esempi: Alfa Romeo Giulia, Audi A4, BMW Serie 3, Mercedes Classe C, Volkswagen Passat, Citroën C5, Skoda Octavia, Opel Insignia, Renault Talisman, Peugeot 508, Hyundai i40, Jaguar XE.
Arriviamo al segmento E (full-size, executive). E’ quello delle berline più grandi, sempre di lusso, generalmente per dirigenti di livello medio-alto. Troviamo quindi Audi A6, BMW Serie 5, Mercedes Classe E, Maserati Ghibli, Volvo S90, Porsche Panamera, Jaguar XF.
Ed eccoci al segmento F (luxury). Sono le ammiraglie. Le berline di rappresentanza per i capitani d’industria. Audi A8, BMW Serie 7, Mercedes Classe S, Jaguar XJ o Maserati Quattroporte sono gli esempi più noti.
I SEGMENTI DIVISI PER CARROZZERIA
A quale segmento appartiene la Porsche 911? E la Ferrari 488? E la Mercedes GLS? E la Fiat 124 Spider? La lista dei segmenti per dimensioni va bene per i modelli tradizionali a larga diffusione. Ma taglia fuori settori importanti, come le supercar e, soprattutto, i SUV. Quindi sono stati creati anche dei segmenti per carrozzeria. Troviamo coupé e cabrio (che include le spider), SUV e fuoristrada, crossover (spesso assimilati ai SUV), multispazio, monovolume. Ma anche all’interno di queste categorie si distingue per dimensioni. Allora anche tra i SUV avremo il segmento dei modelli compatti (Nissan Qashqai), medi (Peugeot 3008), grandi (Audi Q7).
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