Triste notizia per i nostalgici della televisione che fu: il Segnale Orario Rai sarà sospeso il 31 dicembre 2016 e dal primo giorno del nuovo anno non apparirà più sugli schermi della TV di Stato, dopo 37 anni consecutivi di onorato servizio. Il Segnale Orario Rai Codificato (SRC), con il caratteristico trillo che precede l’annuncio dell’ora esatta e che viene generato e inviato ogni minuto dall’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica (INRIM), verrà trasmesso per l’ultima volta dalla sede Rai di Torino. La sua cancellazione è dovuta all’avvento delle trasmissioni digitali che ne hanno minato la completa affidabilità.
Proprio così: il Segnale Orario Rai sarà sospeso perché con l’introduzione delle trasmissioni digitali, che possono avere ritardi anche di alcuni secondi, il segnale SRC radiotrasmesso non è più idoneo a garantire un’accurata disseminazione del tempo. In altre parole il Segnale Orario Rai non spacca più il secondo come una volta e a queste condizioni è diventato francamente inutile.
Il Segnale Orario Rai Codificato è andato in onda per la prima volta nel 1979, ma la collaborazione tra la TV di Stato e l’Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica era iniziata molti anni prima, addirittura nel 1945, quando venne introdotta la prima generazione di segnali di tempo per l’emittente radiotelevisiva italiana. Appena due anni fa, nel 2014, l’INRIM e la Rai avevano festeggiato i 35 anni del Segnale Orario RAI in occasione del concorso internazionale Prix Italia, che a settembre di ogni anno premia i migliori programmi televisivi, radiofonici e online.
Patrizia Tavella, responsabile del Laboratorio INRIM da cui viene emesso il segnale, ha spiegato al quotidiano Repubblica che il caratteristico trillo ‘è in realtà un codice che, in corrispondenza del secondo 52, comunica ora, minuto, secondo, mese, giorno del mese, giorno della settimana ed anche se è in vigore l’ora solare o l’ora estiva‘. Dal 1994 il segnale ha acquisito nuove informazioni grazie all’aggiunta di una seconda porzione di codice che, a partire dal secondo 53, indica pure l’anno, avvisa se è imminente il passaggio all’ora solare o all’ora estiva e segnala l’eventuale introduzione nell’anno in corso di un secondo intercalare. Quest’ultimo è un aggiustamento temporale, noto anche come leap second, che serve a mantenere in accordo la scala di tempo realizzata oggi per mezzo degli orologi atomici con il tempo legato alla rotazione terrestre, molto più impreciso e soggetto a ogni tipo di variazione.
Che dire, anche se ormai era ‘impreciso’, a noi il Segnale Orario della Rai mancherà molto. E a voi?