Segreteria Pd: il banchiere Antonio Guizzetti è il nuovo candidato

Il banchiere Antonio Guizzetti, dopo essersi iscritto al Pd, si candida per la segreteria. Dopo Bonaccini, Schlein, De Micheli e Cuperlo, il bergamasco Guizzetti ha affermato di considerarsi un “underdog” tra tutti. 

Antonio Guizzetti, nuovo candidato alla segreteria del Pd
Antonio Guizzetti, nuovo candidato alla segreteria del Pd – Nanopress.it

Guizzetti è sicuramente il meno noto tra tutti i candidati. Il banchiere afferma di voler mettere in atto una specifica campagna elettorale:

“Il mio modello di riferimento sarà la campagna di Barack Obama”.

Il nuovo candidato alla segreteria del Pd

Oltre a De Micheli, Cuperlo, Bonaccini e Schlein spunta un nuovo candidato per la segreteria del Pd, si tratta del banchiere bergamasco Antonio Guizzetti. 

Guizzetti racconta a la Repubblica di aver deciso di candidarsi alla segreteria del Pd perché ritiene che il “percorso congressuale” sia caratterizzato da una forte improvvisazione. Dunque intende dare una forma più definita ai programmi d’azione del partito. Egli inoltre afferma di sentirsi come un “underdog”, ossia uno sfavorito rispetto a tutti gli altri.

Probabilmente perché si è da poco iscritto al partito ed è sicuramente meno conosciuto rispetto agli altri candidati.

“Non appartengo a nessuna corrente interna né a gruppi di potere, ma credo che la mia trentennale esperienza internazionale possa dare un contributo importante al Pd”.

Ha affermato Guizzetti.

Antonio Guizzetti
Antonio Guizzetti – Nanopress.it

Inoltre specifica di avere l’intenzione di portare in Italia una nuova forma di campagna elettorale, ispirata a quella di Barack Obama. Questa consiste essenzialmente nel tentare di sfruttare internet e i social network per far conoscere le sue idee politiche. 

Infine dopo aver espresso una breve opinione sugli altri candidati, il banchiere spiega cosa pensa dell’ex premier Mario Draghi.

In primo luogo afferma che come direttore della Banca Mondiale ha svolto un compito essenziale e impeccabile, mentre nelle vesti di capo del governo ritiene che Draghi non sia riuscito a dare il contributo che “un uomo del suo valore” avrebbe potuto dare ad un paese come l’Italia.

La richiesta di distanziare la data  delle regionali da quelle delle primarie

A quanto pare tra le regionali e le primarie passa solo una settimana di distanza. Le prime sono previste il 12 febbraio, mentre le primarie sono state fissate per il 19. Proprio per questo è partita l’idea di spostarle al 26 febbraio, in modo da distanziare maggiormente le due date.

Attualmente però si tratta solo di un ipotesi e non se ne sta discutendo realmente, anche perché questa proposta lotta contro l’opposizione di diversi candidati alla segreteria.

Tra questi vi è Bonaccini, che ritiene che i tempi siano già stati ampiamente prolungati, chiedendo addirittura una restrizione.

In ogni caso dal Nazareno si afferma che per ora la data è e rimarrà quella stabilita.

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