La truffa è sempre dietro l’angolo: tra le tante che circolano nella rete in questi giorni è stata segnalata da diversi utenti quella di essere accusati di pedofilia, una mail con un finto messaggio firmato dai carabinieri con l’obiettivo di estorcere denaro ai malcapitati.
L’invito delle forze dell’ordine è quello di non aprire il messaggio e non rispondere poichè email del genere non sono assolutamente vere.
Nelle ultime ore sono sempre più insistenti le numerose segnalazioni che arrivano da parecchi utenti da diverse parti d’Italia circa la truffa che li accusa di pedofilia. Una mail nel proprio indirizzo di posta elettronica che in prima battuta può sembrare veritiera perchè si presenta firmata dal comandante dei carabinieri con tanto di logo delle forze dell’ordine.
Invece, si tratta dell’ennesima truffa del web. L’invito è quello di non aprire e sopratutto non rispondere al messaggio in questione, in quanto si tratta di un vero e proprio inganno per estorcere denaro ai malcapitati che purtroppo cadono nella trappola.
La mail che accusa l’utente di pedofilia ha come oggetto “accusa per voi” e si presenta con un lungo testo dove vengono spiegati i reati contestati che vanno dai 5 anni di reclusione e 75 mila euro di multa.
Purtroppo in tutto lo stivale, dal settentrione al meridione, sono tante le segnalazioni di truffe di questo genere che arrivano quotidianamente. Un fenomeno sempre costante con il denominatore comune di estorcere denaro. Le modalità cambiano ma l’obiettivo è sempre lo stesso per tutti.
Purtroppo sono tanti gli utenti che cadono nella trappola e l’invito da parte delle forze dell’ordine è sempre quello di non aprire e non rispondere a queste mail di phishing che ciclicamente ritornano.
Polizia e carabinieri ribadiscono sempre che loro, cosi come l’INPS o l’agenzia delle entrate, non manderanno mai degli avvisi del genere dove vengono richiesti dei pagamenti. In caso di avvisi importanti utilizzano altri canali di comunicazione. Inoltre non inviano messaggi con tanto di minaccia di arresto se non effettuano il pagamento entro le 72 ore dalla ricezione dell’email.
Il comandante della Compagnia dei carabinieri di Udine, Jacopo Mattone, intervistato dal giornale online Udine Today, dichiara che sono tante le segnalazioni di questo genere che ricevono in caserma.
“Hai commesso il reato dopo essere stato preso di mira su Internet(sito pubblicitario), la visualizzazione di video pedopornografici, foto/video nudi di minori sono stati registrati dal nostro cyber-poliziotto e costituiscono la prova dei tuoi reati”.
Questa è una parte di testo di una delle mail fasulle che circolano in rete firmate dai carabinieri.
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