Si ripete fino alla noia che usare il telefono mentre si è al volante è pericoloso. Come se non bastasse, negli ultimi anni si è diffusa un’altra abitudine scervellata: il selfie alla guida. Dovrebbe essere intuititivo capire che si tratta di un pericolo mortale. Ci sono comunque anche degli studi che lo confermano.
La Ford gestisce ormai da diverso tempo un programma molto interessante e utile dedicato alla sicurezza stradale per i più giovani. E’ il noto Driving Skills for Life, attivo in diverse nazioni del mondo, Italia compresa. Si tratta di incontri periodici dedicati agli studenti in cui del personale specializzato spiega, mostra e fa provare delle basilari tecniche per guidare in modo più sicuro, illustrando dal vivo quali sono i pericoli più frequenti legati alle cattive abitudini.
Una ricerca commissionata dalla casa americana e condotta nel 2014 tra circa 7.000 guidatori tra 18 e 24 anni residenti in Italia, Belgio, Francia, Germania, Regno Unito e Romania ha stabilito che un giovane su quattro (esattamente il 26%) ha l’abitudine di scattare selfie mentre guida. Questo nonostante gli stessi intervistati abbiano dichiarato di essere consapevoli del pericolo.
Ma quanto esattamente è pericoloso? Da test interni condotti dalla Ford emerge che l’operazione di scattare un selfie comporta una distrazione dalla guida di almeno 14 secondi. Inoltre l’accesso generico ai social network porta la distrazione media a 20 secondi. In questo tempo un’auto a 100 Km/h percorre una distanza equivalente alla lunghezza di 5 campi di calcio, circa 560 metri.
Il selfie invece equivale a 400 metri, un giro di una pista d’atletica. Inviare un messaggio comporta una distrazione di 10 secondi, cioè 280 metri, 12 campi da tennis. Comporre a mano un numero sul display, 7 secondi, cioè 200 metri, quattro vasche di una piscina olimpionica. Cosa può accadere mentre si guida praticamente ciechi in un tempo del genere? Niente di buono, tutt’altro. Come fanno capire questi video.