La natura è veramente incredibile tanto che esiste una pianta che assomiglia molto a dei pappagallini. Attenzione però, è molto bella ma è vietato averla in casa.
La natura è qualcosa di straordinario e molto spesso non ci rendiamo conto che siamo circondati da un qualcosa di unico e indefinibile. Di animali e piante ce ne sono di moltissime specie e non ne conosciamo nemmeno la metà, ma qualcuno ci ha fatto conoscere una pianta la cui somiglianza con dei pappagallini è straordinaria. Tuttavia, in Italia è illegale. Vediamo di cosa si tratta.
L’unicità della natura
Molto spesso non ci rendiamo conto di quanto è straordinaria la natura, ma non intendiamo solo in termini di piante, fiori e animali, ma proprio di ogni singola specie che si trova all’interno di questo meraviglioso mondo. Anche solo i documentari ci fanno conoscere delle realtà sconosciute e sicuramente che ci fanno rimanere a bocca aperta.
Pensiamo solamente ai fondali marini o alle foreste e boschi. Non conosciamo nemmeno un centesimo di ciò che popola queste zone. In realtà, senza andare troppo lontano ci sono dei posti anche in Italia ed Europa in cui vi sono moltissime specie di piante e animali.
Tuttavia, siamo venuti a conoscenza di una bellissima pianta che ad osservarla sembrano tanti pappagallini intenti a bere dell’acqua, ma come diciamo sempre l’apparenza inganna. Non sono dunque degli animali, ma delle piante i cui fiori sono piumati e assomigliano a dei pennuti. Questa pianta è vietata in Europa.
La pianta che assomiglia a dei pappagalli
Non sapendo dell’esistenza di questa pianta, agli occhi assomiglia a tanti pappagalli dal piumaggio verde o colorato intenti a bere dell’acqua. In realtà, parliamo di una pianta appunto la cui appartenenza è quella alla famiglia delle Asclepiadaceae. Il soprannome è “pianta dei pappagalli” e non è difficile capirne il motivo.
Questa specie è originaria del nord America e si tratta di un esemplare molto resistente e perenne. In particolar modo è in grado di sopravvivere alle temperature molto basse. Addirittura rimane bella e rigogliosa persino a – 20 gradi centigradi. Per quanto riguarda la fioritura avviene principalmente in primavera.
Le sue dimensioni sono anch’esse notevoli in quanto raggiunge il metro di altezza ama i posti con molta luce, addirittura se viene esposta direttamente ai raggi solari è ancora più felice. Nonostante questo, non disdegna nemmeno i luoghi in penombra. Per quanto riguarda il terreno, esso deve essere ricco di torba, drenante e se si trapianta troppo spesso comincia a soffrire.
La particolarità della pianta è che si auto semina dal momento in cui i fiori si schiudono e si alimentano una volta sola. Questa operazione consente una copertura molto ampia della zona in cui si trova.
Caratteristica della pianta dei pappagalli
La particolarità unica di questa specie di pianta sono i fiori. Essi, quando sbocciano, sono coloratissimi e se non si osservano bene, assomigliano a dei piccoli pappagallini. I colori tendono ad essere molto vivaci e attirano moltissimi insetti impollinatori grazie alla grande presenza di polline. Ma la volete sapere una curiosità?
Tali fiori sono commestibili e in America solitamente si consumano bolliti o per arricchire il soffritto. Dai semi invece, è possibile ricavare un olio davvero gustoso che viene impiegato per condire le pietanze. Persino la medicina tradizionale ha espresso un proprio parere su questa pianta, in particolare sulle radici.
Sembra infatti, che esse siano espettoranti, diuretiche e purgative. Ma non solo. Le foglie producono del lattice che viene impiegato per contrastare i reumatismi e lenire il dolore delle ferite aperte. Questa specie di pianta è molto usata e conosciuta in America soprattutto per i numerosi utilizzi di essa, ma qui in Europa non è molto conosciuta. Lo sapevate che i fiori vengono usati anche per realizzare i giubbotti di salvataggio?
Come appena detto in Europa non è molto conosciuta, ma anche per il fatto che è vietata. Il motivo? E’ considerata ed è inserita nella lista delle specie esotiche bandite e vietate dalla UE. Il discorso del divieto è per lo più legato ad un fattore che la pianta è considerata invasiva. Attenzione però, dobbiamo fare una distinzione.
La Asclepias Syriaca è la specie di cui abbiamo parlato fino ad ora ed è vietata in Europa, ma non la dobbiamo confondere con la Asclepias Curassavica che la troviamo addirittura in commercio. Si presenta come semi da coltivare. La differenza è che quest’ultima è utile per l’ambiente, ma non è invasiva.