Con l’arrivo dell’estate l’anguria è immancabile sulle nostre tavole e in spiaggia. Hai mai provato a mangiare i semi d’anguria? Se non conosci l’effetto di questi semini, non hai idea di quel che accade al tuo corpo se li ingerisci.
I più schizzinosi li scartano con cura prima di addentare una fetta d’anguria. Molti sono convinti che facciano male: vero o falso?
I semi d’anguria si possono mangiare?
Se dell’anguria, così rinfrescante d’estate, ti piace tutto (tranne la buccia, naturalmente) puoi mangiare anche i semini o no? Sì, puoi farlo a patto di non esagerare con la quantità.
Chi pensa che i semi d’anguria facciano male dovrà ricredersi: non solo non fanno male ma sono ricchi di proprietà benefiche per l’organismo.
In particolare, i semini presentano un’elevata concentrazione di ferro, magnesio, rame, vitamina C e zinco, vantano proprietà antiossidanti, rallentano l’invecchiamento cellulare contrastando i radicali liberi. Contengono anche manganese, fosforo e potassio.
Non solo: contengono anche vitamine del gruppo B e acidi grassi insaturi (tra cui Omega6) che abbassano i livelli di colesterolo cattivo potenziando gli effetti del colesterolo buono.
Semi d’anguria: ottimi integratori
Essendo ricchi di antiossidanti e fibre, i semini di anguria sono veri e propri integratori.
Sono proteici: in un etto di semi sono presenti 35 grammi di proteine, tanto che possono sostituire la carne.
Contenendo acidi polinsaturi, oltre a combattere il colesterolo riducono anche il rischio cardiovascolare e potenziano il sistema immunitario.
Chi ha problemi di asma ed allergie può trovare sollievo consumando questi semini.
Ingerendo i semini insieme alla polpa, l’organismo è in grado di assorbire meglio il ferro presente nei semi.
Contenendo vitamine del gruppo B sono un toccasana per il fegato. La presenza di Omega-6 e Omega-9 serve a donare benessere a pelle e capelli.
Raccomandazioni e modi d’uso in cucina
I semini d’anguria, come la polpa, contrastano la stitichezza e costituiscono un buon lassativo perché rilassano il tratto intestinale. E’ bene non esagerare con le quantità: soprattutto chi soffre di diverticolite e colon irritabile dovrebbe evitare di consumarli.
Chi può consumarli dovrà farlo con moderazione, dovrebbe ingerirli interi senza masticarli per evitare problemi gastrointestinali.
I semi d’anguria si possono utilizzare in cucina in vari modi. Ad esempio, si possono tostare al forno prima di unirli alle insalate, oppure essiccare con un misto di fiocchi d’avena e frutta secca da unire allo yogurt.
Puoi anche frullarli per preparare infusi detox e dall’effetto diuretico o conservarli per rendere più ricche le zuppe invernali.