Un uomo di 58 anni di origini tunisine ha seminato il panico nel Pronto Soccorso dell’ospedale Civile di Brescia, entrando armato.
Nello zaino portava diversi coltelli e nella mano brandiva un bisturi con cui ha minacciato i medici della struttura, terrorizzando i presenti.
Il Pronto Soccorso dovrebbe essere una zona sicura ma purtroppo la cronaca è piena di casi come quello che riportiamo oggi, in cui individui armati e probabilmente squilibrati dal punto di vista mentale, fanno irruzione in questi luoghi minacciando i presenti.
La vicenda risale alle prime ore di giovedì mattina, quando un 58enne tunisino era in attesa per essere visitato. A un certo punto per motivi ancora in corso di accertamento, si è alzato e ha estratto dal suo zaino un bisturi.
Con questo oggetto ha minacciato i medici e gli operatori che erano presenti all’interno della struttura.
Secondo i primi dettagli emersi, sembra che l’uomo soffrisse di disturbi psicotici ed era già noto per questo dettaglio.
Il personale, spaventato da quanto stava accadendo, ha avvisato subito le forze dell’ordine e immediatamente è arrivata una volante della polizia di zona.
Questi hanno bloccato l’uomo dopo diverso tempo in cui con calma cercavano di fargli abbassare l’arma. Una volta disarmato è stato trasferito in questura, dove si è proceduto con la denuncia per minacce.
Il tunisino di 58 anni era arrivato alcune ore prima in ospedale e già era apparso molto agitato. Dopo l’accettazione è stato fatto sedere in attesa del suo turno, ma probabilmente spazientito, ha perso il controllo.
Complici anche condizioni mentali molto particolari, l’umo ha tenuto sotto scacco l’intero Pronto Soccorso dando letteralmente di matto e agitando minacciosamente il bisturi contro chiunque tentasse di tranquillizzarlo.
Sul posto sono giunti subito i poliziotti del commissariato di zona, i quali hanno capito la gravità della situazione e con pazienza hanno calmato l’uomo fino a fargli abbassare l’arma.
Così sono riusciti a prenderlo in consegna e a condurlo negli uffici della questura per notificare la denuncia per minacce ma anche porto abusivo di armi poiché nello zaino che è stato perquisito dagli agenti sono stati trovati molti coltelli e altri strumenti medici prelevati nel corso di altre visite in ospedale.
Altra accusa a suo carico è l’interruzione del pubblico servizio, che solo dopo diverse ore ha potuto riprendere il suo normale svolgimento.
Hanno fatto sentire la propria voce in merito a questo episodio molte sigle sindacali che hanno denunciato ancora una volta la pericolosità all’interno degli ospedali e la necessità di un posto di polizia all’interno della struttura ma anche di tutti gli altri ospedali.
Zone colpite da questa piaga sono soprattutto i Pronto Soccorsi e questo ne è un chiaro esempio, anzi non è nemmeno il più grave, infatti vicende simili portano a epiloghi molto più tragici.
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