I tempi per la manovra 2023 sembrano essere abbastanza stretti. Il 18 dicembre dovrebbe avere luogo la votazione finale sul testo presentato in Commissione.
In attesa di questo giorno, è arrivato un parere da parte dell’Unione Europea.
Ormai siamo agli sgoccioli per quanto riguarda i tempi della manovra 2023.
La prossima domenica, il 18 dicembre, con molta probabilità ci saranno le votazioni finali sul testo elaborato.
L’approdo di questa bozza in aula è prevista per il 20 dicembre. Oltre a queste tempistiche però bisogna valutare anche l’iter e tutti i tempi tecnici.
Lunedì 12 dicembre si è avviata una settimana decisiva per quanto riguarda il passaggio dall’aula alla Camera.
Sono state effettuate tantissime proposte di modifica nella manovra 2023, in cui sono previsti i fondi per oltre 400 milioni.
La votazione per tutte queste proposte inizierà giovedì 15 dicembre e terminerà domenica 18 dicembre.
Intanto, in attesa di novità sulla manovra, è arrivata l’opinione da parte della Commissione europea.
Il vice presidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, ha espresso il proprio parere scrivendo un post su Twitter in cui è possibile leggere quanto segue: “La bozza di bilancio dell’Italia rispetta le raccomandazioni dell’Ue per il 2023. L’Italia, tuttavia, dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere sotto controllo la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”.
A partire dal 20 dicembre è atteso il testo, che sarà presentato in aula a Montecitorio.
Inoltre, con molta probabilità per poter chiudere il voto prima di Natale, e considerate le scadenze in atto, il governo Meloni potrebbe anche scegliere di ricorrere al voto di fiducia.
A seguire il provvedimento sarà sottoposto sotto esame al Senato, a partire dal 27 dicembre fino al 31 dicembre.
Anche in questo caso il Governo è alla ricerca di un’approvazione lampo considerando che i tempi sono davvero molto stretti.
Per questo motivo, le uniche modifiche che saranno effettuate sulla manovra potranno essere fatte entro il 18 dicembre e direttamente dalla Camera.
Ma perché ci troviamo in una situazione in cui le tempistiche sono decisamente strette?
La risposta è molto semplice, quest’anno si sono sovrapposte alla legge di bilancio e le scadenze di inizio legislatura.
Oltretutto, considerando il ritardo in cui il Governo è stato messo nelle mani di Giorgia Meloni, viene conseguentemente normale considerare tutte queste scadenze a tempo stretto entro la fine del 2023.
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