La polizia stradale ha individuato il conducente dell’auto che ha ucciso una signora di 81 anni a Senigallia, trascinandola per circa 8 Km. Oltre alla donna anche il suo cane è stato investito.
La tragedia è avvenuta a Marzocca di Senigallia. Secondo le prime ricostruzioni della polizia è stato investito prima il cagnolino, da un furgone bianco e in un secondo momento la povera anziana, la quale è stata trascinata per kilometri da un’altra automobile, che però non si è fermata.
Il fatto è avvenuto nella serata di ieri a Marzocca di Senigallia, in provincia di Ancona. Sigrid Tshope, anziana signora di 81 anni, è stata investita mentre attraversava la strada insieme al suo cane.
Un automobilista di passaggio nella zona ha notato il corpo della donna, avvertendo immediatamente i soccorsi. A quanto pare in base ad una ricostruzione, attuata attraverso l’analisi di tutte le telecamere della zona, la polizia è riuscita a definire cosa è realmente successo quella sera.
L’anziana signora stava attraversando la strada con il buio e la pioggia, quando un’auto investe il povero cagnolino, uccidendolo sul colpo. La denuncia della morte del cane arriva da parte del conducente di un furgoncino bianco, che lo investe una seconda volta, quando probabilmente era già morto.
Attraverso le telecamere infatti, si scopre che in realtà il cane era già stato investito da un’altra macchina. Immediatamente dopo l’investimento dell’animale, un suv grigio tenta di superare la macchina che ha investito il cucciolo, prendendo però in pieno la donna.
L’auto non si ferma, trascinando la povera 81enne per circa 8 Km. Infatti il cadavere della donna è stato rinvenuto proprio a questa distanza rispetto a quello dell’animale.
Attualmente la polizia è riuscita anche ad individuare il conducente del Suv. Un uomo di Senigallia, di circa 60 anni che ora dovrà rispondere del reato di omicidio stradale.
Una doppia tragedia avvenuta contemporaneamente, quella che ha determinato l’amaro destino della donna anziana e del suo cane.
Il reato di omicidio stradale è contemplato all’interno del Codice penale italiano ed è severamente punito con la reclusione.
Questo intercorre quando si cagiona la morte di un pedone mentre si è alla guida. Sono previste inoltre delle aggravanti, come per esempio l’assunzione di sostante stupefacenti o alcool, o anche quando non si presta soccorso alla vittima.
Quest’ultima rappresenta proprio ciò che è successo alla povera donna e al suo cagnolino. Il 60enne che dunque è stato identificato dagli inquirenti, dovrà rispondere delle sue azioni dinanzi un tribunale.
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