Una situazione da vero e proprio far west quello che si è avuta per le strade di Seregno, in provincia di Monza. Un uomo è stato inseguito da un commando armato che sparava contro di lui all’impazzata.
Almeno cinque sono stati i colpi che lo hanno raggiunto. Cerchiamo, però, di capire meglio cosa è successo e avere un quadro chiaro della situazione.
L’hanno inseguito, mentre era in auto, almeno per 500 metri, sparando colpi di pistola all’impazzata, fino a quando cinque di questi non l’hanno raggiunto. Questo è quello che è successo per le strade di Seregno, in provincia di Monza. Un vero e proprio far west. Una volta che il commando si è accertato che almeno qualche colpo avesse colpito la persona, sono scappati via, lasciando a terra una decina di bossoli.
L’inseguimento è avvenuto fra un commando armato e una fiat Punto grigia guidata da un 56enne. Quando è stato raggiunto dai colpi di pistola, l’auto del 56enne è andata a schiantarsi contro un furgone e, successivamente, contro un albero, prima di terminare la sua corsa. Il 56enne è stato soccorso e portato d’urgenza all’ospedale di Desio.
Sul posto sono intervenute le Forze dell’ordine, insieme anche i vigili del fuoco e al personale medico del 118. Questi ultimi, infatti, arrivati sul luogo segnalato, non hanno trovato il 56enne ferito che, nel frattempo, è arrivato in ospedale trasportato da un’auto privata. Dalla prima ricostruzione effettuata, il 56enne, di origini calabresi, risiedeva da tempo in Lombardia, proprio a Seregno. Al momento, è sì ricoverato in ospedale, ma non è in pericolo di vita.
Come dicevamo, sono stati diversi i colpi sparati dal commando che inseguiva la sua auto e, almeno, cinque hanno raggiunto l’uomo. Due sono stati i colpi sparati che l’hanno colpito in delicate parti del corpo, ovvero alla schiena. Le forze dell’ordine stanno ascoltando, come testimone, un negoziante che ha visto cosa stava accadendo in quanto il suo negozio si trova proprio in via Wagner, luogo dove è avvenuto l’inseguimento.
Stando alle prime indagini, potrebbe trattarsi di una spedizione punitiva proprio ai danni del 56enne. Tanti sono i bossoli che sono stati lasciati sull’asfalto dal commando che, come dicevamo, ha sparato all’impazzata prima che cinque di questi proiettili raggiungessero il 56enne a bordo della sua auto. I testimoni che hanno visto tutto, stanno ad uno ad uno, per essere ascoltati dalle forze dell’ordine.
Tante le ipotesi al vaglio di chi sta indagando, anche se sembra farsi largo, più di tutte, quella di un regolamento di conti nell’ambito della malavita locale.
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