Serena Dandini, dopo ‘Ferite a morte‘ torna in libreria con ‘Il futuro di una volta‘, pubblicato da Rizzoli ed in vendita dal primo ottobre 2015. Il nuovo libro della scrittrice e conduttrice romana racconta, con vitalità e grande ironia, del confronto generazionale tra una madre e una figlia, due donne che, nonostante l’età – l’una settantenne, l’altra alla soglia dei quarant’anni – non riescono a capirsi né ad accettare di esser giunte, ormai, alla fase adulta della loro vita. Definito dalla critica ‘sorprendente e dall’umorismo irresistibile‘, ‘Il futuro di una volta‘ può essere considerato, in realtà, il primo romanzo della Dandini, uscito a due anni di distanza da un libro in cui l’autrice immagina di dar voce alle donne vittime di violenza femminicida.
Dopo un tema difficile come quello affrontato in ‘Ferite a morte‘ – diventato, tra l’altro, pièce teatrale portata in tournée sia in Italia che all’estero – Serena Dandini torna in libreria con il suo primo vero romanzo, ‘Il futuro di una volta‘, una storia tragicomica in cui affronta, con l’umorismo che la contraddistingue, un conflitto attualissimo: quello tra due generazioni che fanno fatica a capirsi.
‘C’è un momento preciso della vita in cui, se ti guardi indietro, senti che sei diventato adulto‘, un momento che Lauretta, detta Laury, non ha ancora vissuto: insieme alla sua combriccola di fricchettoni, a quasi settant’anni si sente ancora una ragazzina. Neppure per sua figlia Elena, 37 anni e un modesto impiego in una società di componenti elettronici, quel momento sembra arrivato: ‘categorizzata’ come ‘ragazza passabile‘, trascorre le sue giornate guardando il mondo dalla finestra, senza aspettarsi più nulla dalla vita. Con le emozioni ‘congelate’, Elena è il contrario di sua madre, pittrice fricchettona che non può fingere però di avere l’energia di una ragazzina – anche se, racconta l’autrice, ‘lei e il futuro erano amici da sempre, complici, alleati, compagni di bisbocce e di avventure‘.
Poi c’è Yves che, nonostante le ronzi intorno da tempo, non riesce a farsi avanti con la bella Beatrice, il vecchio Maurice, Tosca, la collega di lavoro di Elena nonché sua ‘dirimpettaia di computer’, e Marta, l’amica ‘giudicante’. Nessuno di loro sembra esser giunto alla svolta in cui la vita ti dice che sei diventato adulto, e quando tutto sembra precipitare ci pensa il destino ad aprire gli occhi ai protagonisti: Laury non può più fingere di avere vent’anni ed Elena deve ammettere che ha bisogno di ritrovare i suoi sentimenti; allo stesso tempo Yves deve trovare il coraggio per lasciarsi andare.
Raccontata con ritmo serrato, la Dandini ci offre, con questo romanzo, una storia autentica e attuale che, attraverso le vicende (quasi) tragicomiche dei protagonisti, descrive ciò che saremmo potuti essere ma che non siamo stati. Temi come il lavoro, la politica, le nuove tecnologie, fanno da sfondo alle vicende personali di Elena e Laury, protagoniste in una società che, a differenza di come si pensava al futuro una volta, sembra non esserci alcuna prospettiva di gioia e di innovamento. Ma è proprio così? Spassoso e veritiero il romanzo firmato dalla Dandini sembra, alla fine, farci sperare (ancora) in qualcosa: in un futuro che, sebbene non più quello di una volta, rimane pur sempre un futuro migliore.