Alea iacta est, avrebbe detto Giulio Cesare. Sergio Mattarella, il presidente della Repubblica, ha conferito a Giorgia Meloni l’incarico per formare il nuovo governo che la leader di Fratelli d’Italia e del centrodestra unito ha accettato senza riserva.
Dopo le consultazioni lampo di stamattina della delegazione della maggioranza, e qualche ora di tempo che si è preso il capo dello Stato per pensare, alle 16:30, Meloni è tornata al Quirinale. La numero uno di FdI diventerà la prima presidentessa del Consiglio donna della storia della Repubblica italiana e già domani, alle 10, l’esecutivo giurerà davanti a Mattarella e al suo Segretario Generale. Ecco tutti i nomi dei ministri che comporranno il governo.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha conferito l’incarico per formare il nuovo governo a Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia e del centrodestra, che lei ha accettato senza riserva. Il nuovo esecutivo giurerà domani alle 10 ne
È arrivata con sei minuti di anticipo sulla tabella di marcia, al Quirinale, la prima presidentessa del Consiglio donna della storia d’Italia. Un’agenda blu, in coordinato con il suo completo Armani, ora con i capelli sciolti, un foglio e una penna. A differenza di stamattina, tra l’altro, l’incontro è durato più di un’ora, dopo di che la premier designata ha elencato la lista dei ministri.
Ma c’è stato tempo anche per le parole di Mattarella che ha commentato alla stampa il fatto che “questa volta i tempi sono stati brevi” e tutto è stato reso possibile “dalla chiarezza dell’esito elettorale” e così si è proceduto velocemente “anche per le condizioni di politica interna e internazionale che esigono un governo“.
Un pensiero, il capo dello Stato, lo ha dedicato anche all’esecutivo uscente che “ha concluso la sua attività con il Consiglio europeo di ieri“. E poi ha concluso con gli auguri al nuovo governo “che domani inizierà a svolgere i suoi compiti“.
L’incaricata premier ha presentato la lista dei ministri, iniziando da quelli senza portafoglio. A Luca Ciriani, già capogruppo al Senato di Fratelli d’Italia, il ministero per i Rapporti con il Parlamento, alla Pubblica amministrazione andrà, invece, Gilberto Picheto Fratin di Forza Italia, mentre Roberto Calderoli della Lega andrà agli Affari regionali e Autonomie. Nello Musumeci, ex governatore della Sicilia, andrà al neonato ministero delle Politiche del mare e per il Sud, Andrea Abodi sarà il ministro dello Sport e i Giovani.
Tra i ministri senza portafoglio anche Raffaele Fitto, designato per gli Affari europei, Politiche coesione e Pnrr, Eugenia Roccella, sempre di FdI, andrà al ministero della Famiglia, Natalità e Pari opportunità, Alessandra Locatelli alla Disabilità e infine Maria Elisabetta Alberti Casellati alle Riforme istituzionali.
Meloni si avvarrà di due vicepresidenti del Consiglio che saranno Antonio Tajani del gruppo azzurro e Matteo Salvini, leader del Carroccio. Per entrambi nessuna sorpresa per quanto riguarda la collocazione nell’esecutivo: il forzista andrà al ministero degli Affari esteri, mentre il Capitano andrà alle Infrastrutture. Agli Interni andrà Matteo Piantedosi, come già annunciato, così come Giancarlo Giorgetti sarà il nuovo ministro dell’Economia e delle Finanze.
Alla Giustizia, l’ha spuntata la premier, ci sarà Carlo Nordio, mentre alla Difesa siederà il co-fondatore di Fratelli d’Italia Guido Crosetto. Il ministero di via Venti settembre dello Sviluppo economico che cambierà nome in ministero delle Imprese e del Made in Italy verrà affidata a Adolfo Urso, mentre il dicastero dell’Agricoltura e alla Sovranità alimentare sarà del capogruppo alla Camera di FdI, Francesco Lollobrigida.
Paolo Zangrillo, fratello di Alberto, sarà il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, al Lavoro andrà Marina Calderone. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ci sarà Giuseppe Valditara della Lega e all’Università siederà Anna Maria Bernini. Alla Cultura il direttore del Tg2, Gennaro Sangiuliano, alla Salute Orazio Schillaci, al Turismo Daniela Santanchè, mentre il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio sarà Alfredo Mantovano. Sono quindi in tutto 24 i nuovi ministri, 18 sono uomini e solo sei sono le donne scelte dalla presidentessa del Consiglio.
Se dalla maggioranza i commenti sono tutti entusiasti, anche quello di Licia Ronzulli, un tempo seme della discordia tra Meloni e Silvio Berlusconi, non si può dire la stessa cosa dell’opposizione. Il primo a commentare è stato Carlo Calenda che ha fatto gli auguri alla premier ricordando che il terzo polo non voterà la fiducia.
Posizione che ha ribadito anche il suo alleato, Matteo Renzi. Un po’ più duro, invece, è stato il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, che ha detto che “dopo aver ascoltato lista, nomi e denominazioni del governo Meloni” è ancora più convinto di stare all’opposizione. “L’unica novità è una donna premier, un fatto storico per il nostro Paese, oggettivamente da riconoscere“, ha scritto in un primo tweet prima di farle comunque gli auguri.
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