In occasione dei 70 anni dell’Uspi, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha divulgato un messaggio sull’importanza del pluralismo. Inviando un messaggio ufficiale a Saverio Vetere, Segretario Generale dell’Unione Stampa Periodica Italiana, Mattarella ha voluto sottolineare quanto sia di fondamentale importanza, per i cittadini, poter contare su una pluralità di fonti di informazione in quanto garantito dalla Carta Costituzionale e fondamento della democrazia e della libertà degli italiani. Il presidente ha inoltre lanciato un monito sull’ipotesi di un organo terzo di controllo, considerando come sia la deontologia professionale a garantire l’autenticità delle notizie pubblicate.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto oggi celebrare i 70 anni dell’Uspi, ovvero l’Unione Stampa Periodica Italiana, che riunisce più di 1.000 testate online o cartacee. Lo ha fatto inviando un messaggio al suo Segretario Generale Saverio Vetere, in cui ha voluto sottolineare con forza l’importanza del pluralismo nel campo dell’informazione, come garantito dalla Costituzione italiana, bocciando con forza, e anzi mettendo in guardia su eventuali ipotesi di organi terzi di controllo dell’informazione. Per Mattarella, a garantire l’autenticità delle informazioni, sarebbe sufficiente la deontologia professionale. Un messaggio che arriva in un momento particolarmente delicato, con le polemiche sulla questione intercettazioni scatenate dal Ddl Giustizia del Guardasigilli Carlo Nordio.
Sergio Mattarella, il messaggio in occasione dei 70 anni dell’Uspi
“Il pluralismo che alimenta la vita democratica e le libertà degli italiani, garantito dalla Carta Costituzionale, è arricchito dalla presenza di un numero significativo di voci indipendenti che offrono ai cittadini la possibilità di soddisfare il diritto fondamentale di essere informati” si legge nel messaggio reso noto dal Quirinale e inviato a Saverio Vetere, Segretario Generale dell’Uspi.
“Ed è certamente compito della Repubblica sostenere le iniziative editoriali che si caratterizzano in questo senso, a partire dalla garanzia di parità delle condizioni di impresa e accesso al mercato” ha quindi continuato Sergio Mattarella.
“Nel mondo libero, l’esercizio della democrazia si basa anzitutto sulla responsabilità di ogni protagonista dell’informazione nel saper distinguere i fatti dalle opinioni, nella libertà di accesso a un sistema di diffusione sempre più articolato” ha poi continuato il Presidente, ammettendo ovviamente come il tema sia particolarmente sensibile “Si tratta di un tema di particolare delicatezza che non trova limite, criterio e misura nella semplice moltitudine ed eterogeneità dei contenuti propagati dalle piattaforme. La autenticità dell’informazione è affidata, dalle leggi, alla professionalità e deontologia di ciascun giornalista”.
Infine, Mattarella ha ribadito quanto ritenga inopportuno e difficile da immaginare come l’attività di controllo dei contenuti possa passare in mano ad organi terzi: “Sarebbe fuorviante e contraddittorio con le stesse disposizioni costituzionali immaginare che organismi terzi possano ricevere incarico di certificatori della liceità dei flussi informativi” si legge nella parte finale del suo messaggio rivolto all’Uspi.
“Il Convegno promosso per celebrare la nascita dell’USPI, avvenuta nel 1953 – gli anni della costruzione dell’Italia repubblicana – potrà rappresentare, nel 75esimo anniversario dell’entrata in vigore della nostra Costituzione, l’occasione più proficua per affrontare con rinnovata fiducia le nuove sfide, avendo come faro la corretta informazione basata sul rispetto reciproco e sulla affermazione dei diritti della persona e delle comunità” ha quindi concluso, facendo poi gli auguri a tutti i partecipanti al Convegno indetto dall’Unione.