La nona giornata di Serie A ha trovato una regina, ed è il Napoli. Con la vittoria per 4-1 in casa della Cremonese e il pareggio dell’Atalanta contro l’Udinese, i partenopei ora sono al primo posto solitario in classifica con 23 punti. La Juventus, invece, non è riuscita a dare continuità alle due vittorie consecutive in campionato e Champions League e, contro un Milan alquanto rimaneggiato, è tornata a Torino con zero punti conquistati e due gol presi.
L’Inter, invece, è riuscita a espugnare il Mapei Stadium grazie alla doppietta di Edin Dzeko e ora andrà al Camp Nou con una ritrovata consapevolezza. La Roma, che ha perso Paulo Dybala per un infortunio muscolare, ha battuto per 2-1 il Lecce allo stadio Olimpico. Mentre tra Fiorentina e Lazio ad avere la meglio sono gli uomini di Maurizio Sarri al quarto successo consecutivo. Nelle zone basse della classifica, terza vittoria di fila per il Monza di Raffaele Palladino, Bologna e Sampdoria si dividono la posta in palio, che non serve a nessuna delle due.
SASSUOLO-INTER 1-2 – La nona giornata di Serie A inizia presto, nel pomeriggio del Mapei Stadium in cui l’Inter di Simone Inzaghi deve dare continuità al risultato di San Siro contro il Barcellona. Partono subito più forte i padroni di casa del Sassuolo, ma i nerazzurri crescono e sono loro i primi a sfiorare la rete del vantaggio con un cross di Dumfries che però Lautaro Martinez non riesce a capitalizzare.
Poco prima del duplice fischio, però, c’è Dzeko a raccogliere l’assist dell’esterno olandese e insaccare il pallone in rete. La gara riprende con la stessa trama, ma a trovare il gol ora sono i neroverdi: traversone di Rogerio, Frattesi anticipa la retroguardia degli ospiti e buca la porta difesa da Onana, alla prima in campionato. Passano quindici minuti, ed è sempre il bosniaco a salvare i milanesi: dal cross di Mkhitaryan, è sempre il numero nove ad arrivarci di testa e a punire Consigli. L’ex Roma vorrebbe anche portarsi il pallone a casa, ma non riesce. Sarà per la prossima volta, così per l’attaccante argentino che non segna da sette partite consecutive con la maglia dell’Inter – ha segnato con quella dell’Argentina.
MILAN-JUVENTUS 2-0 – I campioni d’Italia per riprendersi dalla batosta in Champions League contro il Chelsea, i bianconeri per proseguire il percorso di crescita: con questi presupposti scendono in campo Milan e Juventus nel pomeriggio di San Siro. La partita, però, non ha storia, perché i rossoneri ci mettono 46 minuti a trovare il gol del vantaggio: sulla ribattuta di un tentativo del solito Giroud, arriva Tomori che, indisturbato, trafigge Sczeszny. In solitaria arriva anche il raddoppio di Brahim Diaz al 54esimo, lo spagnolo si porta a spasso la difesa della squadra di Massimiliano Allegri e chiude i conti. I bianconeri, come detto, non sono riusciti a impensierire Tatarusanu, dimostrando di essere ancora convalescenti: la crisi di gioco e di risultati non è passata, ma domani c’è il Maccabi Haifa.
BOLOGNA-SAMPDORIA 1-1 – La prima sulla panchina della Sampdoria di Dejan Stankovic è proprio contro il suo amico Thiago Motta, che ha sostituito Sinisa Mihajlovic alla guida del Bologna. Entrambi messi male in classifica, si accontentano di un punto a testa che non fa né male, né bene a nessuno. Sono i padroni di casa, comunque, a portarsi avanti con un gol di Dominguez alla mezz’ora che si trova al posto giusto al momento giusto, i blucerchiati ci provano prima con Caputo, che segna ma è fuorigioco, e poi con Djuricic che, invece, svettando di testa su un cross di Leris pareggia i conti ed evita la disfatta all’ex Inter.
TORINO-EMPOLI 1-1 – Anche nel lunch match di domenica, il tabellino segna sempre 1-1 e anche il Torino si vede annullare un gol: al 27esimo, infatti, a sbloccare la gara dello stadio Olimpico c’è Miranchuk, che però è in fuorigioco: tutto da rifare. Ci mette tre minuti Destro, subentrato a Cambiaghi alla ripresa, per timbrare il cartellino, i granata cercano la rete del pareggio che arriva solo al 90esimo con Lukic: dopo un mischione in area, il centrocampista insacca la palla con un bellissimo destro in rovesciata. Il gol della giornata? Sì.
UDINESE-ATALANTA 2-2 – Dopo Milan-Juventus, tutti gli occhi della Serie A sono puntati sul match della Dacia Arena, perché la sfida tra Udinese e Atalanta è quella tra due delle squadre più in forma del campionato. Ad aprire i giochi per gli uomini di Gian Piero Gasperini ci pensa Lookman al 36esimo del primo tempo, al 56esimo, poi, Muriel trasforma un rigore che sembrerebbe chiudere i conti. Ma i bianconeri di Andrea Sottil non mollano mai: una punizione splendida di Deulofeu riporta in partita i friulani, poi è Perez, su assist di Pereyra a riequilibrare il risultato. Entrambe ci provano a portare a casa i tre punti, ma cala il sipario su un 2-2 che per l’Udinese vuol dire continuare a sognare in grande, mentre per i bergamaschi significa salutare il primato in classifica.
SALERNITANA-VERONA 2-1 – Nella sfida salvezza tra i granata di Davide Nicola e l’Hellas Verona di Luca Cioffi a vincere sono i padroni di casa, e tanto nervosismo. Al 18esimo, per Piatek è tutto semplice: assist al bacio di Bonazzoli e il polacco deve solo appoggiare la palla all’angolino in basso a destra. I gialloblù con un motto di orgoglio, al 56esimo, agguantano il pareggio con Depaoli che riesce a sfruttare un cross lungo di Doig in area, qualche minuto più tardi avrebbe anche l’occasione per ribaltare il risultato, ma l’intervento del Var cambia le carte in tavola: non c’è nessun tocco di mano e quindi neanche rigore. In pieno recupero, Dia dalla distanza insacca in rete e batte Montipò. Poi è tutto un parapiglia in cui vengono espulsi sia Radovanovic nelle fila della Salernitana e Ceccherini (graziato prima da un altro intervento del Var) per gli scaligeri.
MONZA-SPEZIA 2-0 – Terza vittoria e terzo clean sheet per il Monza, sicuramente galvanizzato dalla cura Raffaele Palladino. Carlos Augusto al 32esimo su assist di Pessina e Pablo Marì al 63esimo sul cross di Barberis in area mandano a casa i liguri che pure ci provano con Maldini junior ad accorciare le distanze. Niente da fare: in Brianza non si passa, per ora.
CREMONESE-NAPOLI 1-4 – Lo spettacolo è servito nel tardo pomeriggio della domenica. Un Napoli che non sa perdere continua a regalare calcio a tutte le latitudini, anche a Cremona. Al 26esimo, Politano trasforma il penalty che vuol dire 0-1, Dessers alla ripresa illude i lombardi con il primo gol in Serie A, poi sale in cattedra Luciano Spalletti che con i tre cambi azzeccatissimi si porta a casa i tre punti e il primato in classifica. Prima è Simeone a capitalizzare l’assist di Mario Rui, al 93esimo, invece, ci pensa Lozano a dimostrare chi è il più forte. Rete della gloria anche per Oliveira due minuti più tardi. La grande bellezza, di nuovo.
ROMA-LECCE 2-1 – Comincia in discesa la partita degli uomini di José Mourinho allo stadio Olimpico: al sesto minuto, una spizzata di testa di Smalling su un cross di Pellegrini trafigge Falcone, poi al 23esimo i salentini rimangono in dieci per l’espulsione di Hjulmand. Nonostante l’inferiorità numerica, però, il Lecce trova il pareggio al 39esimo con Strefezza. Si va negli spogliatoi sull’1-1, ma alla ripresa basta pochissimo ad Abraham per guadagnarsi un calcio di rigore che Dybala trasforma alla sua maniera. Peccato, però, che il tiro gli costa un infortunio muscolare grave che costringe lo Special One al cambio e a lui, forse, a rinunciare ai Mondiali con la sua Argentina. La Roma soffre, ma c’è.
FIORENTINA-LAZIO 0-4 – Nella gara del Franchi con un tifoso speciale per i Viola – il campione del tennis Matteo Berrettini -, è la Lazio di mister Maurizio Sarri a mettere subito in chiaro le cose. E infatti bastano appena undici minuti ai biancocelesti per passare in vantaggio: calcio d’angolo di Zaccagni che arriva dritto dritto sulla testa di Vecino che buca la porta di Terracciano, nemmeno un quarto d’ora dopo è l’esterno ex Verona a finire nell’elenco dei marcatori: assist del solito Milinkovic-Savic e gli ospiti sono avanti per 0-2. Un super Provedel salva più volte il risultato, che poi viene sigillato da una grande rete di Luis Alberto e dal ritorno al gol anche di Immobile, che prima si era trasformato in assistman e poi ha concretizzato un altro tocco di tacco al bacio del suo preferito, degli assistman.
NAPOLI 23
ATALANTA 21
LAZIO, UDINESE, MILAN 20
ROMA 19
INTER 15
JUVENTUS 13
SASSUOLO 12
TORINO 11
SALERNITANA 10
MONZA 10
FIORENTINA 9
EMPOLI, SPEZIA 8
LECCE, BOLOGNA 7
HELLAS VERONA 5
CREMONESE, SAMPDORIA 3
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