Proposta Lega all’Aic. Taglio stipendi anche per le altre dopo la Juve?

AGGIORNAMENTO 30 MARZO ORE 12.46

La Lega Calcio ha inoltrato un documento alla AIC, l’associazione calciatori con a capo Damiano Tommasi, per trattare ancora il tema stipendi dei calciatori durante lo stop imposto dalla diffusione del coronavirus. La proposta messa nero su bianco dalla Lega è quella di procedere con una sospensione degli stipendi fino al termine dell’emergenza legata al Covid-19 per tutte le società di Serie A, Juventus esclusa. Il documento sarà discusso dall’AIC in giornata e verrà quindi sottoposto all’attenzione dei rappresentati dei club (uno per ogni squadra). In serata, poi, le parti si riaggiorneranno con un nuovo confronto che potrebbe portare all’accordo.

AGGIORNAMENTO 28 MARZO ore 19.55
E’ notizia di poco fa la decisione della società FC Juventus, in accordo con giocatori e allenatore, di tagliare gli stipendi ai propri calciatori, nella misura di 4 mensilità, a partire da marzo e fino a giugno compreso. È il primo club in Italia a trovare un accordo in tal senso. Per il club si tratta di un risparmio effetivo pari a 90 milioni di euro. Se il campionato e tutte le competizioni in cui la Juve è coinvolta dovessero riprendere, la società e i giocatori, secondo il comunicato ufficiale, “negozieranno in buona fede eventuali integrazioni dei compensi”.

20 marzo 2020

La Serie A, nell’incertezza generata dall’epidemia di coronavirus, si è riunita in un consiglio di Lega in videoconferenza: tra gli argomenti più importanti c’è stato quello relativo alla sospensione degli stipendi per il mese di marzo dei calciatori. Qualora, infatti, il campionato non dovesse andare avanti o subisse ulteriori ritardi, ecco che la Lega chiederebbe un taglio degli stipendi autorizzato dal Governo fino a quando non riprenderanno le attività.

Sospensione stipendi e date, i punti cardine del dibattito

Una soluzione, quella della sospensione degli stipendi ai calciatori, che i club hanno già iniziato a studiare per vedere la fattibilità dell’operazione prima di procedere formalmente. L’ipotesi, seppur inedita, è stata discussa e rientra nel quadro delle misure estreme da prendere in considerazione per contenere il danno derivante dai mancati ricavi dovuti ad un’eventuale sospensione definitiva del campionato. Quello della ripresa del torneo nazionale, poi, è stato un altro dei punti discussi dal consiglio di Lega che vorrebbe uniformare la ripresa di tutti i club, facendoli ripartire nello stesso giorno fissato in almeno 3 settimane prima della ripresa. Difficile, però, stabilire la data esatta del ritorno in campo in quanto la decisione finale dipenderà dall’evoluzione della situazione legata al coronavirus. Di certo c’è che la data ultima per poter chiudere entro il 30 giugno dovrebbe essere quella del 10 maggio; se così non fosse si andrebbe a finire a luglio con conseguenti problemi contrattuali e di tempistiche per le quali andrebbero studiate situazioni ad hoc.

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