L’obesità, oltre che un problema fisico, è anche un ostacolo sociale. Per una 60enne di Giulianova, Teramo, il peso è diventato una prigione. Ora dovrebbe andare in ospedale per rimuovre il gesso dalla gamba, ma nessuno è in grado di trasportarla. Da diverso tempo, la struttura sanitaria dove è stata operata per ridurre la frattura riportata al perone, sta sollecitando Luisa De Fulgentiis. Ultima data proposta per la rimozione del gesso, 31 ottobre, impossibile andare oltre. La donna, originaria di Vigevano, è disperata e non sa come risolvere la situazione che ora è diventata un’emergenza.
E’ Luisa stessa a raccontare il suo calvario al Messaggero. ‘Proprio in vista della data di rimozione del gesso alla gamba. Ho chiamato tutte le associazioni assistenziali e di concorso possibili, praticamente dalla croce rossa a tutte le altre, riferendo che devo recarmi assolutamente in ospedale in quanto non posso tenere il gesso più a lungo. Mi hanno risposto tutti di no in quanto sostengono che non c’è nessuno che ce la faccia a prendermi in braccio per posarmi sulla barella e poi sull’ambulanza. Io peso circa 150 chili ma so che c’è chi sta peggio di me ed in ospedale l’hanno portata’.
La 60enne si è offerta anche di pagare per chi si rendesse disponibile a trasportarla. ‘Ho chiesto di fare questo viaggio da casa in ospedale, un percorso brevissimo offrendo dei soldi, sono pronta a pagare una cifra decente per poter ottenere questo servizio. Tra l’altro in passato sono andata in ospedale in ambulanza ed una volta ho pagato trenta euro ed una volta settanta e ed anche quando mi sono rotta la gamba dall’ospedale sono venuti a prendermi e poi, dopo l’intervento ed il ricovero, mi hanno riportato casa. Stavolta è come se tutti si siano passati la parola e nessuno vuole venire a prendermi, neanche a pagamento. Ma io non posso portare il gesso oltre’.
Luisa ha raccontato la vicenda anche al fratello che vive a Milano. ‘Ha detto che è un fatto scandaloso e mi ha annunciato che nei prossimi giorni verrà a Giulianova a trovarmi e che, se non si trova una soluzione degna di una persona umana, è pronto a presentare una denuncia alla Procura della Repubblica, Mi auguro che al vicenda che sto raccontando possa sensibilizzare qualcuno e che io possa essere trasportata in ospedale’.
In passato, quando viveva in un piano superiore, erano venuti i Vigili del Fuoco a recuperarla con una gru. Ora nessuno sembra voler rispondere al suo appello.
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