Nonostante il clamore mediatico generatosi dal “caso tamponi” che ha investito la Lazio e Claudio Lotito, il settimo turno del campionato di Serie A non si è dimenticato di regalarci, ancora una volta, grosse emozioni. Dal pareggio – ancora una volta all’ultimo respiro – della Lazio firmato Caicedo, fino all’uno a uno tra Atalanta e Inter, ecco i top e flop del settimo turno di Serie A.
3. I cambi di Andrea Pirlo
Dietro il pareggio tra Lazio e Juventus, ci sono due cambi letteralmente disastrosi effettuati da Andrea Pirlo: Dybala per Cristiano Ronaldo e Kulusevski per McKennie. Specialmente con l’uscita dal campo da parte dell’ex attaccante del Parma, la Juventus ha perso pericolosità e profondità, permettendo alla Lazio di assediare l’area di rigore avversaria nel finale.
2. Il calcio di rigore negato alla Lazio
Parlare degli errori arbitrali (var incluso) è qualcosa che va al di là di questa rubrica, ma il calcio di rigore non concesso alla Lazio in occasione del doppio fallo di mano in occasione del calcio di punizione calciato da Milinkovic-Savic dovrebbe lasciar riflettere. L’utilizzo del var va cambiato, e in fretta.
1. I due punti raccolti dal Crotone
La pausa per le nazionali ci permetterà di riposare e inevitabilmente di buttare un occhio alla classifica, dove è impossibile non notare la disastrosa situazione del Crotone. La squadra neopromossa dalla Serie B ha finora raccolto solamente due punti. Davvero troppo poco.
3. Gli “zero a zero” di Sassuolo-Udinese e Torino-Crotone
In un avvio di campionato segnato da goleade che si sono registrate ovunque, abbiamo paradossalmente gioito per i pareggi a reti inviolate che si sono registrati sui campi di Sassuolo-Udinese e Torino-Crotone. Il calcio all’italiana è tornato.
2. La tripletta di Mkhitaryan
Perso Edin Dzeko all’ultimo minuto per via del Covid-19, Paulo Fonseca si è affidato all’armeno, che puntualmente, ha ripagato il suo allenatore con una tripletta in grado di stendere il Genoa con facilità. Chapeau.
1. Pobega è il nuovo talento italiano
Tommaso Pobega è al suo secondo goal consecutivo in Serie A. Classe 2001, il giovane centrocampista si sta rivelando un bel talento in grado di aggiungersi a quelli che Roberto Mancini avrà il compito di far esplodere in maniera definitiva con la maglia della nazionale. Le speranze sono altissime.
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