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Allarme sex toys: quelli realizzati con materiali plastici di bassa qualità, pvc, ftalati e cloruri sono pericolosi per la salute umana. Il mercato dei giochi erotici è in forte espansione soprattutto attraverso la vendita online: nel 2017 ha generato un giro d’affari globale di 18,6 miliardi di euro. Gli articoli hanno prezzi che spaziano da 99 centesimi a 399 euro. Aumenta la richiesta, aumentano gli affari, ma di conseguenza anche i rischi.
A differenza di quello che accade per i giocattoli dei bambini, per i sex toys attualmente non esiste regolamentazione sanitaria atta a controllare i materiali utilizzati al fine di salvaguardare la salute intima dei consumatori. Le sostanze più pericolose come spiegato in un dossier di Report firmato da Milena Gabanelli per il Corriere della Sera, sarebbero appunto gli ftalati e i cloruri di vinile. I rischi aumentano quando ci si trova dinanzi a prodotti asiatici, per i quali non esiste un’etichetta che riporti i materiali con cui sono stati realizzati i giochi per adulti.
Secondo il professore Mario Malinconico dell’Ipcb del Cnr, ‘i toys possono contenere silicone, o lattice o altri materiali plastici, in genere fanno uso di plastificanti del tipo ftalati’. La dottoressa Fiorella Belpoggi dell’Istituto Ramazzini ha invece sottolineato che anche il PVC, in linea generale innocuo per la salute, ‘se non lavorato bene può rilasciare il cloruro di vinile che è un potente cancerogeno’, (Milena Gabanelli, Corriere della Sera).
Inoltre la Dottoressa Belpoggi ha spiegato i rischi a cui va incontro una donna in gravidanza che utilizza sex toys contenenti ftalati: ‘Per una donna incinta gli ftalati sono pericolosi. Lo sviluppo sessuale del bambino può essere alterato se siamo di fronte a prodotti di scarsa qualità. Se lo ftalato va nel sangue della mamma e, attraverso la mucosa, arriva al bimbo nelle prime fasi dello sviluppo, dove le cellule stanno migrando per decidere maschio o femmina, ci possono essere seri problemi’.