Roberto Mancini è in confusione, l’Inter è in confusione e l’ambiente nerazzurro è un po’ deluso dalle ultime prestazioni della squadra. L’ultimo episodio che ha scatenato polemiche sui social è stato il dito medio di Mancini verso alcuni tifosi che, a detta dell’allenatore dell’Inter, lo avrebbero insultato. La risposta, quella di Mancini, però, non è da gentleman.
Qualcosa non va per l’Inter. Da inizio gennaio, ovvero dal giorno dell’Epifania, l’unica vittoria dell’Inter è stata contro l’Empoli, la prima giornata di ripresa del campionato dopo il ritorno dalle feste natalizie. Da quel momento in poi, 2 pareggi (con Atalanta e Carpi) e 2 sconfitte (Sassuolo e Milan) passando per la sconfitta in Coppa Italia con la Juventus. L’unica vittoria in questo mese di gennaio è stata quella contro il Napoli di Sarri in Coppa Italia. La partita dell’insulto omofobo dell’allenatore toscano a Mancini. Da quell’episodio in poi la squadra nerazzurra ha ottenuto un punto su sei disponibili in campionato e ha, clamorosamente, perso la semifinale di andata nella Tim Cup contro la Juventus.
Un momento decisamente grigio per Roberto Mancini che -dopo essersi fatto espellere dall’arbitro per le troppe proteste in occasione del rigore negato ad Eder (rigore che non c’era) toccato da Donnarumma- è stato colto, da un video amatoriale di un tifoso rossonero, mentre mandava a quel paese, con l’utilizzo del dito medio, alcuni spettatori che, secondo quanto riferito dallo stesso allenatore a Sky e a Mediaset Premium, lo avrebbero ripetutamente offeso.
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La questione, però, è un’altra. Dopo le clamorose affermazioni di Mancini contro Sarri, accusato di essere razzista, omofobo e anti-democristiano (quest’ultima è stata un’etichetta non posta da Mancini), ci si aspetta, dallo stesso Mancini, un comportamento idoneo ed adeguato alle parole che lo stesso ha affermato più volte. E’ vero, le cose sono molto diverse e imparagonabili. E’ altrettanto vero che, tutti, siamo umani e possiamo sbagliare presi dalla rabbia del momento ma è altresi vero che in altri campionati, come quello inglese, questo atteggiamento non è concesso agli allenatori che devono sempre cercare di mantenere un self-control adeguato.
Per uscire da questa situazione Mancini ha bisogno di vincere. Solo con una vittoria, o più vittorie, si può uscire da questo momento buio che non solo mette “in gabbia” la squadra ma “taglia le gambe” anche ai tifosi che avevano ritrovato fiducia ed entusiasmo. Tutto, però, dipenderà da Mancini.