Smantellata a Cagliari un’associazione a delinquere che reclutava e sfruttava lavoratori in nero impiegati in alcune aziende agricole della zona.
La manovalanza veniva reclutata tra gli stranieri ospiti del Centro di accoglienza di Monastir. La polizia di Stato ha arrestato cinque persone e ne ha iscritto una sesta nel registro degli indagati, con l’accusa di aver fatto da autista per l’organizzazione.
Li reclutavano tra gli ospiti del Centro di accoglienza straordinaria di Monastir (Cagliari), per farli lavorare in alcune aziende agricole della cittadina sarda, sottopagandoli e senza fargli sottoscrivere alcun contratto di lavoro. È con questa accusa che questa mattina gli agenti della polizia di Stato di Cagliari hanno tratto in arresto cinque persone, tutte pakistane ma con permesso di soggiorno in Italia, che avrebbero messo in piedi una vera e propria associazione a delinquere.
Come riferisce l’Ansa, una sesta persona – anche questa di origini pakistane – è indagata in stato di libertà con l’accusa di aver fatto da autista per l’associazione. Stando a quanto ricostruito nei mesi di indagine, ogni mattina un furgone prelevava gli ospiti del centro di accoglienza per portarli a lavorare in diverse aziende del capoluogo, per 5 euro l’ora. A volte i lavoratori dovevano provvedere anche a procurarsi i pasti per la giornata. In totale sono 12 i titolari di aziende agricole indagati.
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